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Le erbe cinesi nel mirino dell’ISS
ISS 28/10/2009
E’ sempre più diffuso in Italia, e in tutto l’Occidente, l’uso terapeutico
di sostanze di origine vegetale: “erbe” che sono parte integrante delle medicine tradizionali, soprattutto cinese ed indiana, ma che, invece, sono da noi oggetto di valutazione da parte delle Autorità Sanitarie preposte a stabilirne la loro classificazione. E proprio queste erbe
sono al centro del convegno che si svolge il 28 ottobre in ISS La nuova via delle spezie. Droghe vegetali della medicina tradizionale cinese in Italia: problematiche di qualità, sicurezza ed efficacia. Di loro si parlerà per conoscerne le origini, le pratiche millenarie, la sicurezza e l’efficacia. E ultimo, ma non meno importante, per ampliarne la conoscenza da parte degli operatori sanitari, soprattutto medici e farmacisti, dal momento che il fenomeno non è privo di rischi specie nel caso di automedicazione, di inappropriata prescrizione o quando si assumono prodotti non sottoposti alle buone pratiche di preparazione (Good Manufacturing Practice – GMP).
Quando si parla di Medicina Tradizionale Cinese (MTC), in realtà, si dovrebbe parlare anche di agopuntura, moxibustione, dieta, ginnastica (come il tai chi), massaggi (come il tui na) – afferma Andrea Geraci, medico esperto di medicine complementari, del Dipartimento del Farmaco dell’ISS - ma questo incontro approfondirà soprattutto la parte relativa alle sostanze di origine vegetale, avendo queste un forte impatto sulla salute pubblica. Quello che speriamo venga fuori da questo incontro è un network di istituzioni e autorità dedicate che indaghino innanzitutto il fenomeno dal punto di vista quantitativo, per sapere cioè quanti italiani ufficialmente fanno uso di queste sostanze, e che riesca poi a mettere a punto un database di informazioni scientifiche, per capire quali possano validare questi prodotti e quali no. Un problema particolarmente importante è che la maggior parte degli studi clinici attualmente a disposizione si riferiscono a singole piante, mentre la normale prescrizione di una ricetta cinese prevede da 5 a 10 e più piante messe insieme. L’argomento è dunque molto complesso, ma va affrontato con rigore e multidisciplinarietà
.
Anche perché, a parte una ristretta lista di piante confinate al solo settore terapeutico e pertanto assoggettabili ai criteri previsti dalla normativa del settore farmaceutico (Direttiva 2001/83/CE e Direttiva 2004/24/CE), vi sono tanti gli altri prodotti (integratori alimentari, cosmetici, dispositivi medici) che seguono percorsi normativi di autorizzazione/etichettatura differenti.
Il Dipartimento del Farmaco dell’ISS, infatti, è sempre più frequentemente chiamato ad esprimere pareri che consentano di escludere o accertare la pertinenza al mondo farmaceutico di prodotti di natura vegetale, fra i quali particolare importanza rivestono quelli provenienti dalla MTC e dalla medicina tradizionale indiana. Un esempio frequente è la richiesta da parte dei NAS o della magistratura di pareri su prodotti liberamente venduti sul mercato italiano (erboristerie cinesi, mercatini rionali, internet).
Come si svolge il convegno
Il convegno si divide in tre sessioni. La prima cercherà di raccontare da dove arriva questa pratica medica e i relativi fondamenti epistemologici: si parlerà del concetto di Tao, della teoria yin/yang, della visione confuciana della vita, della nozione di energia,dei quadri di disarmonia. Quindi si andrà a cercare nell’antica farmacologia, la Materia Medica
, quelle piante che, nella millenaria esperienza dei medici cinesi, sono utilizzate anche oggi a fini terapeutici e salutistici. Sarà poi la volta delle problematiche del mercato moderno di questa nuova via delle spezie. La seconda sessione tratterà degli aspetti relativi a qualità, sicurezza ed efficacia. Nella sessione pomeridiana, terza e ultima, i rappresentanti delle diverse istituzioni - il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, l’Istituto Superiore di Sanità, l’Agenzia Italiana del Farmaco, gli ordini dei medici e dei farmacisti, le ASL - esporranno le varie problematiche dal loro punto di vista. Nell’intento di trovare un terreno comune di confronto e collaborazione.
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