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Le tavole del Canova

Gli studi anatomici sono stati per molti secoli un passaggio obbligato per gli artisti figurativi e per gli scultori in modo specifico. Dallo studio dei corpi sezionati si traevano informazioni sulla distribuzione dei muscoli o dei vasi sanguigni e più in generale sulla conformazione corporea, sia umana che animale, e sull’articolazione dei movimenti delle varie parti anatomiche.

Antonio Canova - Cenni biografici

L'artista nasce il 1° novembre 1757 a Possagno (Treviso) e già in tenera età si evidenzia il suo talento precoce; viene iniziato all'attività dal nonno paterno, scalpellino e piccolo scultore locale. Lavora prima nell'ambiente veneziano e poi in quello romano e ricopre anche diverse cariche pubbliche, come quella di direttore dei Musei Vaticani. Muore a Venezia il 13 ottobre 1822.

La sua produzione si colloca in ambito neoclassico: è l’unico scultore italiano di quel periodo la cui arte è riuscita ad imporsi a livello europeo. I suoi lavori prendono spunto dalla statuaria greco-ellenistica, dando vita a manufatti in cui l’estrema levigatezza del marmo si consolida in forme purissime.

Le tavole

            

Come per tutti gli artisti dell'epoca, il suo percorso formativo ha sicuramente compreso lo studio dell'anatomia: le tavole anatomiche ne sono testimonianza. I 17 disegni sono una probabile produzione di età giovanile e si possono datare con qualche incertezza tra gli anni 1776-1779. Sono parte di una collezione più numerosa e fissano sul cartoncino le conoscenze anatomiche, in particolare quelle miologiche del giovane Canova. L'artista ha usato il tratto a grafite (nero) per delineare i tendini e le parti anatomiche accessorie, mentre i muscoli prendono risalto con l'uso della sanguigna (ematite, rosso ocra).

I cartoni sono sostanzialmente in due formati: quello piccolo misura circa 30 x 48 cm, quello grande 48 x 61 cm. I margini non sono stati rifilati e sono fortemente irregolari.

Le tavole furono acquistate dall'ISS per la propria Biblioteca dalla libreria antiquaria Olschki di Roma nel 1943.

Di seguito si elencano le tavole secondo la descrizione e numerazione adottate da Massimo Pantaleoni (cfr. Bibliografia a pié di pagina):

COLLO
tav. I: Muscoli del collo 

TRONCO
tav. II: Muscoli del tronco 
tav. III: Muscoli del torace e dell'addome 
tav. IV: Muscoli del dorso

ARTI INFERIORI
tav. V: Muscoli dell'estremità inferiore sinistra
tav. VI: Muscoli della superficie anteriore della coscia sinistra visti davanti
tav. VII: Muscoli superficiali posteriori dell'anca e della coscia sinistra
tav. VIII: Muscoli della gamba e del dorso del piede visti dalla parte laterale
tav. IX: Muscoli della superficie anteriore della gamba e del dorso del piede
tav. X: Muscoli superficiali della parte posteriore della gamba destra
tav. XI: Muscoli della pianta del piede
tav. XII: Muscoli superficiali del piede visto dalla parte dorso laterale

ARTI SUPERIORI
tav. XIII: Muscoli dell'estremità superiore sinistra spalla e braccio
tav. XIV: Muscoli dell'estremità superiore sinistra visti dalla parte laterale
tav. XV: Muscoli dell'estremità superiore sinistra visti davanti
tav. XVI: Muscoli dell'estremità superiore sinistra visti dal lato mediale
tav. XVII: Muscoli della mano destra visti dalla faccia dorsale (a sinistra) e palmare (a destra)

Correda i 17 disegni un quaderno manoscritto autografo, che l’artista intitola Descrizione de muscoli esteriori del corpo humano. Sull’ultima pagina del quaderno una dichiarazione a firma del Cavalier Giuseppe D’Este, redatta a Roma nel marzo 1850, garantisce per conoscenza diretta del firmatario l’attribuzione di tavole e quaderno al grande scultore veneto. Il cav. D’Este faceva parte della cerchia di artisti o esperti d’arte di ambito romano della prima metà dell’Ottocento; autore di qualche pubblicazione, nella Lettera… all’egregio… Massimiliano Laboreur professore di scultura…, edita a Roma nel 1828 per i tipi di Giuseppe Salviucci e figlio, si firma come 'sotto direttore del museo vaticano'.

Intervento conservativo

I disegni fino al 1999 erano sistemati uno sopra l’altro in una cartella chiusa. Questa sovrapposizione aveva provocato nel tempo una forte perdita di colore, soprattutto della sanguigna, che si era andata a depositare sul retro del cartone sovrastante. Per evitare un deterioramento irreversibile, alla fine del 2000 si è deciso di racchiudere ogni tavola in una cartella di cartone non acido, strutturata in modo che la superficie del disegno sia salvaguardata da qualunque contatto. Lo studio del progetto e l’intervento materiale sono stati affidati all’Istituto centrale per la patologia del libro, oggi ICRCPAL - Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario.

Bibliografia
(sono qui elencate le pubblicazioni che trattano delle tavole del Canova possedute dalla Biblioteca dell'Istituto Superiore di Sanità o che contengono cenni alle stesse)

  • Putti ML. Canova: vita di uno scultore. Roma: Graphofeel, 2020
  • Museo Gypsotheca Antonio Canova
  • Toni F. Antonio Canova’s drawings in the Rare Books Collection of the Istituto Superiore di Sanità Library. Journal of EAHIL. 2019; 15 (4): 13-17
  • Spence R. Antonio Canova, a sculptor for the selfie age. Financial Times 2018; 10 agosto.
  • Montanaro G. Nobiltà di marmo: fine scultore e uomo di stato. Così Canova riuscì a stanare la perfezione che rende eterni. Corriere della Sera. 2018; 8 luglio: 57-61
  • Ferrara R., Falcone M.A., Ferrari O., Ferrari P., Gentili D., Graziani M.S., Putti M.L. Le tavole canoviane della Biblioteca ISS in mostra a VeneziaNotiziario ISS 2018; 31(7-8): 17
  • Joly M. La leçon d’anatomie. Le corps des artistes de la Renaissance au Romantisme. Paris, Éditions Hazan, 2008
  • Masini L.V. Antonio Canova e Pietro Tenerani. Tra Neoclassicismo e Restaurazione. La “memoria del futuro” come chiave di lettura. Il disegno nella scultura italiana dell’Ottocento tra Neoclassicismo e Restaurazione. Il corpus dei disegni di Giuseppe De Fabris. A cura di Agato Bruno, Milano, Silvana Editoriale, 2008, p. 13-23
  • Le tavole anatomiche di Antonio Canova: dalla collezione dei Libri rari e di pregio dell'Istituto Superiore di Sanità. A cura del Servizio Attività Editoriali. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2006. (Arte e scienza, 1). Riproduzione limitata delle tav. I, II, III, V, VIII, XVI
  • Merletti L. L'anatomia tra arte e scienza: note a margine della mostra "Arte e anatomia al tempo di Canova". Annali della Facoltà di Medicina e Chirugia della Università degli Studi di Perugia che pubblicano gli Atti della Accademia Anatomico-Chirurgica. 2005; 95: 53-60
  • Salvi P. Gli artisti e l'anatomia. Annali della Facoltà di Medicina e Chirugia della Università degli Studi di Perugia che pubblicano gli Atti della Accademia Anatomico-Chirurgica. 2005; 95: 79-99
  • I disegni anatomici del Canova. La nostra ricerca per la salute di tutti. 1934-2004. Roma: Istituto Superiore di Sanità, 2004, p. 41-75
  • Canova's anatomical drawings. Research for public health: 1934-2004. Roma: Istituto Superiore di Sanita, 2004, p. 41-75
  • Salvi P. Miologie canoviane. La nostra ricerca per la salute di tutti. 1934-2004. Roma: Istituto Superiore di Sanità, 2004, p. 33-39
  • Salvi P. Canova's myologies. Reasearch for the benefit of all. 1934-2004. Roma: Istituto Superiore di Sanità, 2004, p. 33-39
  • 70 anni dell'Istituto Superiore di Sanità: la nostra ricerca per la salute di tutti 1934-2004. Rassegna stampa e immagini dalla Celebrazione dei 70 anni dell'Istituto Superiore di Sanità Roma, 30 giugno 2004. A cura dell'Ufficio Stampa con la collaborazione del Settore Attività Editoriali. Roma: Istituto Superiore di Sanità, 2004, p. 9-11
  • Sleiter R. Quando Canova mostrava i muscoli. Il Venerdì di Repubblica, 25 giugno 2004; 849: 98-99
  • Vitiello G., Taranto M. 70 anni dell'Istituto Superiore di Sanità: la nostra ricerca per la salute di tutti 1934-2004Notiziario dell'Istituto Superiore di Sanità, 2004;17(7/8): 3-7
  • I disegni anatomici di Canova. Storia della scienza. Roma: Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, 2002, v.6, p. 659
  • Salvi P. Vincenzo Camuccini: disegni d’anatomia presso il vero. Labyrinthos. Ermeneutica delle arti figurative dal Medioevo al Novecento, XX, 39/40, Firenze: Le Lettere, 2001, p. 103-158
  • Salvi P. Giuseppe Bossi: il corso miologico dell’Accademia di Brera. Labyrinthos. Ermeneutica delle arti figurative dal Medioevo al Novecento, XVII, 33/34, Firenze: Le Lettere, 1998, p. 175-215
  • Pantaleoni M. Disegni anatomici di Antonio Canova. Istituto Superiore di Sanità, Roma, Fondazione Emanuele Paternò, 1949


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