Indietro Neoplasie della mammella

Pubblicata: 13/07/2020 - ultimo aggiornamento: 16/10/2023 - Addendum pubblicato il: 13/03/2023

Produttore

AIOM-Associazione Italiana di Oncologia Medica, in collaborazione con: AIRO, ANISC, SIAPEC-IAP, SICO, SIRM

Abstract

Le finalità delle Linee Guida AIOM sono:

  1. Migliorare e standardizzare “la pratica clinica”
  2. Offrire al paziente sull’intero territorio nazionale la possibilità della “migliore cura”
  3. Garantire un riferimento basato sull’evidenza per le istituzioni nazionali e regionali, per gli organismi regolatori ed i “payers”.

Attualmente le Linee Guida AIOM sono rivolte solo all’utilizzo medico, ma non ristretto al solo ambito oncologico. Sono disponibili da aprile 2015 nel sito di AIOM Fondazione opuscoli informativi per i pazienti, redatti dai singoli Gruppi di Lavoro delle Linee Guida, in attesa di produrre anche Linee Guida formali rivolte ai pazienti. All’interno del testo, nella sezione di appartenenza, vengono riportati i quesiti clinici, ai quali la Linea Guida intende rispondere, formulati secondo l’acronimo PICO. Per i quesiti NON sviluppati con l’intero processo GRADE, ma per i quali solo la certezza delle prove è stata valutata secondo metodo GRADE, la forza della raccomandazione si basa su un consenso informale tra i membri del panel.

La presente Linea Guida, come membro stabile del panel, ha un rappresentante dei pazienti, che è coinvolto nel processo di produzione a partire dalla formulazione dei quesiti clinici fino alla votazione della forza della raccomandazione. Per i quesiti affrontati con l’intero processo GRADE viene cercata ad hoc la letteratura riguardante i valori e preferenze dei pazienti. Qualora tale letteratura fosse assente, il rappresentante dei pazienti, insieme al resto del panel, esprime la sua opinione. Le Linee Guida AIOM Neoplasie della Mammella hanno lo scopo di formulare le raccomandazioni per quanto riguarda: la prevenzione (capitolo 2); l’inquadramento diagnostico (capitolo 3); il trattamento del carcinoma mammario in situ e microinvasivo (capitolo 4) il trattamento del carcinoma mammario infiltrante operabile (capitolo 5) e la terapia sistemica neoadiuvante nel carcinoma mammario operabile o localmente avanzato non operabile (capitolo 6), la gestione del follow up (capitolo 7), il trattamento sia della recidiva locoregiopnale (capitolo 8) sia della malattia metastatica (capitolo 9), carcinoma mammario nella donna anziana (capitolo 10) o altre situazioni cliniche particolari (capitolo 11), come il carcinoma mammario bilaterale, maschile o in gravidanza. Verranno infine fornite raccomandazioni in merito al counselling genetico (capitolo 12) e alle cure palliative (capitolo 13). Le principali aree di incertezza vengono approfondite o valutate con metodologia GRADE. La popolazione cui si rivolge è rappresentata da soggetti con sospetto clinico o con diagnosi di neoplasia mammaria. Per la valutazione di rilevanti condizioni cliniche (es. comorbidità) si rimanda al giudizio del clinico che ha in cura il soggetto. Infine, si specifica che nei capitoli 4 (4.1.1, 4.1.2), 5 (5.1.1, 5.1.1, 5.1.3, 5.2.2), 6, 9, 10 (10.1.1, 10.1.2, 10.1.3, 10.2,10.3, 10.4, 10.5, 10.6, 10.7), 11 (11.3, 11.4, 11.5) 12 (12.2, 12.3) e 13 sono presenti affermazioni che non hanno richiesto lo sviluppo di quesito clinico in quanto relative alla pratica clinica comune e pertanto da considerare assodate.

Numero di raccomandazioni elaborate: 12

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NB: Le seguenti raccomandazioni, inerenti alla malattia avanzata, sono state eliminate e/o sostituite nelle nuove Linee guida “CARCINOMA MAMMARIO AVANZATO”, Edizione 2023, e pertanto non sono più utilizzabili:

  • Paragrafo 10.4.1 Anticorpi monoclonali, Quesito clinico n. 29

Raccomandazione pag. 270: “Nelle pazienti con carcinoma mammario HER2 positivo in prima linea metastatica e la cui ricaduta è avvenuta durante o entro sei mesi da un trattamento adiuvante con trastuzumab, oppure in seconda o ulteriore linea metastatica dopo fallimento di un trattamento anti HER2, T-DM1 dovrebbe essere preso in considerazione come opzione di prima scelta".

Tale raccomandazione è stata sostituita con la seguente: "In pazienti con carcinoma mammario HER2 positivo, metastatico o non resecabile in progressione dopo trattamento con trastuzumab e un taxano nel setting avanzato o ricaduti entro 6 mesi dal termine del trattamento (neo)adiuvante contenente trastuzumab e un taxano, un trattamento con trastuzumab deruxtecan è raccomandabile rispetto a un trattamento con trastuzumab emtansine”.

  • Paragrafo 10.4.3 Farmaci biologici nel trattamento della malattia metastatica HER2- negativa, Quesito GRADE n. 30

Raccomandazione pag. 270: “Un trattamento con PARP-I vs una chemioterapia standard può essere preso in considerazione come prima opzione per pazienti portatrici di VP gBRCA con carcinoma mammario metastatico TN, che abbiano ricevuto precedente chemioterapia con A/T e non già resistenti al platino".

Tale raccomandazione è stata rimossa in quanto non tiene conto dell’attuale indicazione a impiegare in maniera prioritaria nella prima linea di trattamento un regime di combinazione chemio-immunoterapico in pazienti con variante patogenica germinale di BRCA1/2 e simultanea positività per PD-L1. Quanto sopra è esplicitato nelle nuove “Linee guida CARCINOMA MAMMARIO AVANZATO” nel paragrafo 5.3.1.


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