Giornata mondiale ‘One Health’, un approccio ‘olistico’ per risolvere i problemi del mondo, a partire dalla sicurezza alimentare

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L’approccio ‘One Health’, che tiene conto delle interconnessioni tra la salute umana, quella animale e quella degli ecosistemi, è l’unico possibile per riuscire a risolvere i grandi problemi della società, come produrre cibo in maniera sostenibile in un mondo che si avvicinerà ai 10 miliardi di abitanti nel 2050 o ridurre l’impatto di nuovi virus emergenti. Lo ricordano le organizzazioni internazionali che aderiscono all’International One Health Day, che si celebra il 3 novembre per sensibilizzare sulla necessità di una visione integrata e collaborativa attraverso tutte le discipline per garantire la sostenibilità delle soluzioni.
La ‘road map’ per la sicurezza alimentare
Il tema dell’approccio One Health per garantire la sicurezza alimentare è stato al centro di un workshop internazionale organizzato recentemente dall’Iss e dall’Istituto Zooprofilattico delle Venezie con le più importanti organizzazioni internazionali come la Fao, l’Efsa, l’Oms e la Woah. Fattori come il cambiamento climatico, la globalizzazione della filiera alimentare, la crescita della popolazione, le migrazioni di massa, l’evoluzione delle abitudini alimentari e la perdita di biodiversità, è emerso, rendono necessaria una transizione verso un sistema alimentare sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico, tenendo conto del fatto che per sfamare gli oltre 9 miliardi di abitanti stimati nel 2050 la produzione alimentare dovrebbe aumentare del 70% rispetto ad oggi. Dalla discussione sono emersi diversi punti chiave e indicazioni per guidare la transizione, dall’importanza del coinvolgimento di tutti gli attori interessati, compresi i produttori di alimenti, all’utilità dell’economia circolare nel supportare la sostenibilità dei sistemi di produzione e consumo, alla necessità di coinvolgere sempre di più le filiere di produzione locale. Sono state individuate e messe in luce anche le contraddizioni del sistema attuale, a partire dal fatto che da una parte si stanno sfruttando le risorse naturali del pianeta oltre i limiti sostenibili per produrre più cibo e dall’altra si sta orientando la dieta verso un modello occidentale che non è salutare e che ha prodotto un miliardo di persone obese nel mondo. “In generale – spiega Stefano Morabito, ricercatore Iss e organizzatore dell’evento – è stato ribadito che l’approccio One Health è necessario per promuovere la transizione verso un sistema di produzione, trasformazione e consumo del cibo sostenibile ed equo, favorendo una maggiore comprensione dell’interconnessione tra la salute umana, quella animale e quella del pianeta”.
Dall’Iss corso Fad per i professionisti
In questa occasione l’Istituto Superiore di Sanità è lieto di promuovere “L’approccio One Health: principi generali, aspetti ambientali e casi studio”, un corso aperto a professionisti di Area Salute e di Area Ambiente, che fornisce competenze fondamentali come:
• i principi generali su cui si basa l’approccio alla prevenzione e protezione della salute One Health
• le principali normative e strategie nazionali e comunitarie in materia ambientale
• casi studio operativi dove è stato applicato l’approccio One Health
• quali problematiche causa la presenza di contaminanti chimici e biologici nei settori umano, animale e ambientale
Il corso rientra nel programma di formazione SABiC (Salute-Ambiente-Biodiversità-Clima: Investimento 1.3 inerente il PNC a supporto della Missione 6 – Salute del PNRR) che mira a rafforzare le competenze di salute pubblica e le conoscenze sui rischi sanitari associati a determinanti ambientali e cambiamenti climatici.
Il corso FAD è in erogazione ed è disponibile registrandosi gratuitamente sulla piattaforma e-Learning dell’ISS www.eduiss.it. Rientra in un programma complessivo di 14 corsi in materia SABiC fruibili in autoapprendimento, da 16 ore formative ciascuno.
Per approfondire visita la pagina web del programma SABiC www.iss.it/sabic e l’offerta formativa completa ISS www.iss.it/formazione