Chemical substances and health protection

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Chemical substances and health protection

Detergents, disinfectants and disinfestants

The terms detergent and disinfectant are often confused with each other; while the former has the purpose of removing dirt (cleanse), the latter is formulated to drastically decrease the presence of bacteria, fungi, and / or viruses (disinfect) and pest control substances address higher organisms, such as insects, rodents, etc. (Disinfestation).

These types of product are also distinguished by the fact that disinfectants and pest control substances are not free to sell like detergents, but are subject to a harmonized authorization procedure at national and European level for making them available on the market, guaranteeing a high level of protection to human and animal health and the environment.



Back La normativa sui detergenti

La normativa europea in vigore:

Regolamento (CE) N. 648/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 e successive modifiche:

Regolamento (UE) N. 259/2012 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 14 marzo 2012

Regolamento (CE) N. 551/2009 della Commissione del 25 giugno 2009

Regolamento (CE) N. 219/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’11 marzo 2009

Regolamento (CE) N. 1336/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2008

Regolamento (CE) N. 907/2006 della Commissione del 20 giugno 2006

La normativa italiana:

Decreto Legislativo 6 febbraio 2009, n. 21 – Regolamento di esecuzione delle disposizioni di cui al regolamento (CE) n. 648/2004 relativo ai detergenti

Decreto Legislativo 18 settembre 2006, n. 266 – Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento (CE) n. 648/2004

Il Reach, in relazione alla scadenza del 2018,  ha comportato l’acquisizione di maggiori dati che hanno portato a variazioni delle classificazioni in categorie più restrittive.

Un’altra conseguenza del cambio di classificazione è correlata all’applicazione della direttiva Seveso che dovrà essere applicata anche agli impianti di produzione di detergenti quando superano i limiti di stoccaggio di materiali pericolosi secondo quanto definiti dal Decreto Legislativo 105/2015. Infatti la classificazione di pericolo per l’ambiente sia per gli effetti acuti che cronici dei prodotti, per esempio, a base di ipoclorito (ed eventualmente di altri ingredienti oggetto di riclassificazione), conservati o utilizzati in quantitativi superiori a 200 tonnellate/anno, fa ricadere gli impianti che li producono, fra quelli coinvolti negli obblighi previsti dalla normativa “Seveso”.


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