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Influenza


Ha ripreso l’attività a metà ottobre la sorveglianza nazionale InfluNet coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità che monitorerà la stagione influenzale 2019-2020 in Italia e che terminerà nella 17esima settimana del 2020. Parte a fine novembre, invece, FluNews - Italia, il rapporto della sorveglianza integrata che integra i risultati di differenti sistemi di sorveglianza dell’influenza (casi gravi, Sismg, InfluWeb, InfluNet-Epi, InfluNet-Vir).

La sorveglianza ISS della stagione scorsa ha fotografato un virus influenzale partito in sordina nei primi mesi del 2018 per poi intensificarsi con l’inizio del 2019 soprattutto nei bambini sotto i 5 anni d’età.

L’influenza 18-19 ha colpito tutte le Regioni italiane, anche se in modo particolare quelle del Centro e Sud. Dall’inizio della sorveglianza sono stati stimati 8.072.000 casi di sindrome influenzale in tutto il Paese.

È iniziata, intanto, in tutta Europa, la campagna di vaccinazione antinfluenzale stagionale, che mira ad aumentare la copertura vaccinale contro l’influenza stagionale nelle persone a rischio (almeno il 75% come obiettivo minimo e il 95% come obiettivo ottimale negli over 65enni e nei gruppi ritenuti a rischio).

Le coperture vaccinali della stagione 2018/2019, aggiornate al 15 luglio 2019, sono sostanzialmente stabili (15,8%) rispetto alla stagione precedente (15,3%).


Cos'è e come si trasmette


L'influenza è considerata una malattia banale eppure uccide ogni anno tra le 300.000 e le 500.000 persone in tutto il mondo (dati OMS poiché le sue complicanze, come la polmonite, possono essere letali nelle persone più fragili: anziani, bambini, donne in gravidanza

Attraverso la somministrazione del vaccino anti-influenzale l’influenza si può prevenire durante l'inverno, ovvero quando il virus circola maggiormente, e protegge per almeno 1 anno dalla somministrazione

Come si trasmette

Il virus si trasmette soprattutto per via aerea attraverso le goccioline di saliva che circolano attraverso la tosse, gli starnuti o semplicemente parlando

I sintomi

Ha un’incubazione di 1-2 giorni, poi arrivano febbre, brividi, dolori ossei e muscolari, mal di testa, grave malessere generale, astenia, mialgia, mal di gola, raffreddore, tosse non catarrale e congiuntivite.

Incidenza

Ogni anno l’influenza colpisce mediamente il 9% della popolazione generale mentre nella fascia d’età 0–14 anni, che è quella più colpita, l’incidenza, mediamente, è pari a circa il 26%

Complicanze

Nella maggior parte dei casi l’influenza passa entro una settimana ma in alcuni casi possono verificarsi complicanze gravi o la morte nelle persone ad alto rischio, fra cui: donne in gravidanza, bambini fra i 6 mesi e i 5 anni, anziani, pazienti con malattie croniche o sottoposti a terapie che indeboliscono il sistema immunitario, obesi gravi, personale sanitario.

La complicanza più comune è la sovrapposizione di un’infezione batterica a carico dell’apparato respiratorio (che può quindi portare a bronchite, ed aggravarsi fino a sviluppare una polmonite) e dell’orecchio (otite, sinusite, soprattutto nei bambini)

Prevenzione

La vaccinazione antiinfluenzale è una protezione fondamentale per se stessi e per chi ci sta intorno. Il vaccino previene e combattere l’influenza, sia perché aumenta notevolmente la probabilità di non contrarre la malattia sia perché, in caso di sviluppo di sintomi influenzali, questi sono molto meno gravi.

La vaccinazione è fortemente raccomandata alle persone di età pari o superiore a 65 anni e a coloro che sono in stretto contatto con anziani, a tutte le persone a rischio di complicazioni che hanno patologie croniche, le donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza e il personale sanitario. Il periodo più indicato per vaccinarsi va da metà ottobre a fine dicembre

Terapia

Tutte le persone sane che contraggono l’influenza devono stare a riposo e al caldo, bere molta acqua per evitare la disidratazione. Si può assumerne se necessario, paracetamolo o ibuprofene per abbassare la temperatura se la febbre è elevata e alleviare i dolori


Miti e realtà


L’influenza provoca una semplice febbre e non da complicanze: FALSO

L’influenza stagionale può complicarsi con polmoniti batteriche, sinusiti, otiti, disidratazione e peggioramento di malattie già esenti come il diabete o malattie cardiovascolari e respiratorie: VERO

L’influenza si cura con gli antibiotici: FALSO. Gli antibiotici funzionano soltanto contro le infezioni di origine batterica, sono totalmente inefficaci nei confronti di una malattia di tipo virale come l’influenza: VERO

L’influenza non è una malattia grave e non serve vaccinarsi: FALSO. Sebbene le complicanze siano più frequenti nelle persone anziane e con altre patologie, sono a rischio di casi gravi di influenza anche i bambini molto piccoli e le donne incinte. Casi gravi possono a volte colpire anche persone sane che non rientrano in queste categorie: VERO

Il vaccino antinfluenzale può provocare l'influenza: FALSO. Il vaccino contiene il virus inattivo che non può causare la malattia: VERO

Il vaccino non ci fa ammalare e ci protegge anche dal raffreddore: FALSO. Il vaccino protegge dal virus influenzale stagionale ma non copre l’organismo da tutti i virus parainfluenzali: VERO

Un bicchiere di spremuta d’arancia può aiutare: VERO. L’assunzione di vitamina C è un buon supporto per le difese immunitarie ma non si deve eccedere per evitare disturbi gastrointestinali: VERO

Lavarsi le mani previene il contagio: VERO. Semplici regole come lavarsi le mani, a lungo e con il sapone, usare fazzoletti usa e getta e fare attenzione quando si starnutisce a non infettare gli altri limita la trasmissione del virus: VERO

In caso di febbre di deve assumere subito l’antipiretico anche se la temperatura non raggiunge i 38°C: FALSO.  L’antipiretico va preso quando la temperatura supera i 38 °. La febbre è la risposta dell’organismo all’infezione e fa parte del corso della malattia: VERO

Le donne incinte non possono vaccinarsi: FALSO. Il vaccino inattivo dell’influenza è sicuro in tutte i mesi della gravidanza, anzi è fortemente consigliato proprio alle donne incinte poiché il loro sistema immunitario è più debole: VERO