Chemical substances and health protection

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Chemical substances and health protection

Chemical substances and health protection

The use of chemicals in modern society, in almost all production processes, makes the chemical sector one of the most important and globalized in the world economy. However, the essential contribution of these substances must be balanced with the identification of potential costs. These include the intensive use of water and energy as well as possible risks and negative impacts on the environment and human health. The diversity and potential gravity of these impacts make the management of chemicals an essential cross-cutting issue for sustainable development.

Consumers and users, if properly informed, can make a significant contribution to reducing risks, including through an informed choice of products and their responsible use.

The limitation of any damage to health and the environment can be guaranteed by the evaluation and management of substances throughout the entire life cycle, from production, to disposal, to reuse.

The Istituto Superiore di Sanità (ISS, the National Institute of Health in Italy) has a leading role in the Italian and European context in research, evaluation, management, control and regulation in the sector of chemicals and products and helps to protect human health by promoting innovation and competitiveness.

The ISS assesses the dangers and risks associated with substances and chemicals and is the national reference for the prevention and surveillance of dangerous exposures and intoxications, and for the national control plans and coordinates the network of national laboratories.

It also represents the technical-scientific interface of the European Chemicals Agency (ECHA), addressing emerging issues related to the health of the population.

Back I principali tipi di disinfettanti

I principali tipi di disinfettanti sono:

  • alcol etilico, disinfettante molto comune per la facile reperibilità sul mercato e il relativo basso costo. In commercio si trova in concentrazioni variabili tra il 60 e il 75%. Si usa sia per la disinfezione di superfici e strumenti (ad eccezione di quelli da sala operatoria), sia per disinfettare la pelle priva di ferite (o cute intatta o integra come indicato in etichetta), ad esempio prima di effettuare una iniezione. In alternativa si può usare anche l’alcool propilico
  • ipoclorito di sodio, disponibile sul mercato in concentrazioni che variano tra l’1,5 e il 15%, ha un’azione disinfettante efficiente contro batteri, virus, muffe e spore anche a basse concentrazioni. È comunemente conosciuto anche con il nome di candeggina o varechina (3-5%), euclorina, amuchina (1,5%). A concentrazioni comprese tra 5 e 10%, può essere irritante per pelle ed occhi (così come indicato sull’etichetta), mentre a concentrazioni superiori al 10% deve essere considerato un agente corrosivo: è necessario, quindi, usarlo con particolare cura. L’ipoclorito in presenza di acidi sviluppa cloro che è un gas tossico; a contatto con ammoniaca genera clorammina che è irritante; a contatto con acqua ossigenata sviluppa ossigeno (non tossico) che annulla la sua azione disinfettante. Per questi motivi, l’ipoclorito di sodio non deve essere mescolato con altri prodotti per evitare effetti indesiderati sulla salute degli operatori
  • acqua ossigenata, agisce con un meccanismo simile a quello dell’ipoclorito su batteri, spore, virus e lieviti, ma è meno efficiente. È ampiamente disponibile sul mercato diluita a diverse concentrazioni (dal 3 al 12%). Nella sua forma diluita è utilizzata soprattutto per disinfettare piccole ferite, in ambito domestico, in ambienti professionali e in cosmetica (anche come sbiancante e decolorante). Si degrada con facilità (la degradazione è visibile dal rigonfiamento del contenitore) e deve essere mantenuta in luogo fresco; quando è concentrata al 35% va conservata alla temperatura di 4°C e usata con cura perché corrosiva
  • composti d’ammonio quaternario (QUATs), privi di un colore ed odore specifico, sono molto utilizzati per la disinfezione di superfici ed ambienti (ad esempio nelle mense e nelle zone di preparazioni alimentari). Sono disponibili sul mercato a concentrazioni di 1,5-2,5%; quando sono più concentrati devono essere diluiti in acqua prima dell’uso e maneggiati con cura perché irritanti e, in alcuni casi, anche corrosivi per pelle e occhi. Riescono ad eliminare batteri, la maggior parte dei virus, ma generalmente non le spore
  • ossido di etilene, per la sua elevata efficacia nei confronti di batteri, funghi, virus e spore, è utilizzato soprattutto per sterilizzare strumenti chirurgici, sale operatorie e contenitori per farmaci e/o alimenti: la distruzione dei microorganismi è totale. A temperatura ambiente è un gas e poiché è infiammabile e tossico, può essere maneggiato solo da personale esperto