Chemical substances and health protection

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Chemical substances and health protection

Textiles and clothing

The use of chemicals in the production process of textiles and leathers has made it necessary to identify the dangers inherent in the substances themselves and in the articles that contain them to guarantee the protection of consumers' health.

Therefore, restriction measures have been approved that limit or prohibit the production and use of dangerous substances, as well as authorization procedures that ensure their replacement with safer and "sustainable" alternatives.

In addition, it is useful and necessary for the consumer to read the label carefully, which, although not exhaustive, represents an information tool for consumers.



Back Quali sono le fibre tessili

Le fibre tessili si distinguono in fibre naturali, artificiali e sintetiche.

Le fibre naturali includono quelle di origine animale (e.g. seta, lana) utilizzate per la loro capacità isolante e quelle di origine vegetale, costituite essenzialmente da cellulosa (e.g. canapa, juta, lino, cotone), molto resistenti al lavaggio e capaci di subire lavorazioni meccaniche ed industriali prima di poter essere utilizzate.

Le fibre artificiali furono introdotte verso la fine del secolo XIX e derivano da una trasformazione chimica della cellulosa (viscosa, acetato, rayon).

La richiesta di fibre tessili con costi più contenuti ha coinciso con lo sviluppo dei trattamenti industriali petrolchimici per la valorizzazione dei sottoprodotti derivanti dalla distillazione del petrolio ed ha portato all’ottenimento di fibre tramite sintesi chimica (e.g. nylon, poliuretani, poliammidi, poliesteri, acrilico). Queste ultime sono sensibili al calore ma resistenti alla luce, leggere e caratterizzate da un’elevata resilienza.

Il cuoio è il materiale ricavato dalla pelle degli animali che, in seguito ad un processo denominato “concia”, viene resa imputrescibile. Nella grande maggioranza dei casi, il cuoio è ottenuto dalla pelle di animali allevati ed abbattuti a scopi alimentari e, pertanto, i cuoi di gran lunga più utilizzati sono quelli di bovini, ovini, caprini, suini, equini, pesci e, più raramente, di canguro, cervo e struzzo.

La varietà, il colore e la consistenza dei tessuti dipendono dall’abilità dei fabbricanti, dai processi di fabbricazione cui vengono sottoposti e dalle sostanze chimiche utilizzate. Durante il processo di fabbricazione, sia i prodotti tessili che il cuoio possono essere oggetto di una serie di trattamenti chimici e non chimici, tra cui preparazione e pretrattamento, tintura, stampa e raffinamento dei tessuti.


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