Ambiente e salute

Direttore: Dott. Marco Martuzzi
telefono: (+39) 06 4990 3340
mail: marco.martuzzi@iss.it  

 

Attività del dipartimento

Il Dipartimento Ambiente e salute conduce attività di ricerca e di sperimentazione per l’identificazione, la caratterizzazione e l'analisi degli effetti dei fattori di rischio ambientali e sociali utilizzando un orientamento multidisciplinare che include studi di monitoraggio ambientale, biomonitoraggio di popolazioni umane, effetti sugli ecosistemi, analisi dei meccanismi e indagini epidemiologiche.

Gli obiettivi finali sono l'identificazione di adeguate strategie di prevenzione primaria per evitare e ridurre il rischio d'insorgenza di malattie dovute a fattori ambientali, il trasferimento delle evidenze scientifiche nei programmi e nelle politiche di sanità pubblica. Valutare e caratterizzare i rischi per la salute derivanti da esposizioni ambientali. Le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) evidenziano che 1 su 4 sono le cause di morte nel mondo attribuibili a fattori ambientali che  contribuiscono ad un ampio spettro di malattie e di infermità. Il Dipartimento Ambiente e salute si pone come obiettivo la riduzione dei fattori di rischio ambientali, di conseguenza, sarà possibile prevenire quasi un quarto del carico globale di malattie.

L'attività del Dipartimento Ambiente e salute è focalizzata sulla ricerca multidisciplinare che include l'identificazione e la caratterizzazione dei fattori di rischio ambientali e sociali, lo studio dei loro effetti sulla salute, la valutazione del rischio.

 

Organizzazione del dipartimento

Il Dipartimento Ambiente e Salute è organizzato nei seguenti reparti:

Esposizione a contaminanti in aria e suolo e da stili di vita (ECASS)
Direttore: Dott.ssa Maria Rosaria Milana 

Qualità dell’acqua e salute (QAS)
Direttore: DottLuca Lucentini  

Ecosistemi e salute (ES)
Direttore: Dott.ssa Laura Mancini

Esposizione umana a contaminanti ambientali (EUCA)
Direttore: Dott.ssa Elena De Felip

Meccanismi, biomarcatori e modelli (MBM)
in attesa di nomina

Epidemiologia ambientale e sociale (EAS)
Direttore: Dott. Ivano Iavarone  

 

Inoltre al Dipartimento fanno capo i seguenti Centri/Laboratori di riferimento internazionali e nazionali:

Le principali aree tematiche di ricerca del Dipartimento sono in linea con gli obiettivi prioritari dell’OMS nel settore ambiente e salute (Ostrava, 2017).

Ricerca Istituzionale

Attività pre- e post-regolatoria su richiesta di Istituzioni centrali e territoriali, nazionali e internazionali nel settore della valutazione del rischio per la salute dell'ecosistema e umana associata all'esposizione ai contaminanti ambientali.
Supporto tecnico-scientifico in risposta alle emergenze ambientali e sanitarie di alto impatto per la salute pubblica. Il Dipartimento opera secondo un Sistema di gestione della qualità in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025 accreditato da ACCREDIA relativamente a prove di tipo chimico, ecologico ed ecotossicologico in tre Aree del Dipartimento, sia in campo di accreditamento fisso che flessibile.

Sistema Gestione Qualità e Accreditamento

Ricerca Scientifica

  • migliorare la valutazione dell’esposizione per ridurre i rischi per la salute  Continua
  • rendere sicura l'acqua per proteggere la salute umana  Continua
  • minimizzare gli effetti negativi delle sostanze chimiche sulla salute umana e sull'ambiente  Continua
  • prevenire e eliminare gli effetti negativi ambientali e sanitari legati alla gestione dei rifiuti e ai siti contaminati  Continua
  • investire nello studio della salute degli ecosistemi per affrontare i rischi sanitari connessi a fattori ambientali inclusi i cambiamenti climatici sostenendo le misure per la loro mitigazione  Continua
  • sostenere gli sforzi delle città e delle regioni europee per diventare più sane e sostenibili  Continua

Terza Missione

Il Dipartimento svolge inoltre attività divulgativa e di formazione fornendo un contributo alla comunicazione e diffusione della conoscenza relativa alla tematica ambiente e salute.   Continua

In occasione dell’evento “ Villaggio per la Terra” (Roma - Galoppatoio di Villa Borghese, 21-25 Aprile 2023), per celebrare la Giornata Mondiale della Terra e promuovere i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, il Reparto di Ecosistemi e Salute del Dipartimento Ambiente e Salute dell’Istituto Superiore di Sanità ha realizzato, in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore e la Pontificia Università Lateranense, l'opuscolo Verso l'agenda 2030. Insieme per un futuro sostenibile 

Struttura di Missione Temporanea “Nanotecnologie, impatto sulla salute e sull’ambiente”

La Struttura di Missione Temporanea si pone l’obiettivo di identificare i possibili rischi e benefici per la salute umana e per l’ambiente derivanti dall’utilizzo dei nanomateriali, e di individuare strategie da adottare per la mitigazione di eventuali rischi. La struttura si avvale della collaborazione di diversi dipartimenti offrendo un approccio multidisciplinare all’approfondimento delle conoscenze sulla tematica.

Il carattere interdipartimentale, e quindi multidisciplinare, della SMT consente di aggregare al suo interno differenti competenze per il raggiungimento dell’obiettivo comune: il consolidamento e l’incremento delle conoscenze sulla tematica, sia attraverso il proseguimento delle attività in corso sia attraverso la finalizzazione di nuove proposte progettuali.

Direttore: Dott.ssa Flavia Barone

Dipartimenti/Centri afferenti:
Dipartimento Ambiente e Salute (DAMSA), coordinatore della SMT
Centro nazionale per la ricerca e la valutazione preclinica e clinica dei farmaci (CNRVF)
Centro nazionale per il controllo e la valutazione dei farmaci (CNCF)
Centro di riferimento per la medicina di genere (MEGE)
Centro nazionale per l’Health Technology Assessment (HTA)
Centro nazionale per le Tecnologie Innovative per la Sanità Pubblica (TISP)

Le nanotecnologie sono state definite dalla Commissione Europea (CE) come una delle sei tecnologie abilitanti fondamentali per la società e per l’economia (Key Enabling Technologies, KETs) e sono state inserite dai governi europei tra i temi prioritari per la salute dell’uomo e dell’ambiente (Parma Declaration on Environment and Health, WHO 2010). È oramai riconosciuto, sia dalle agenzie regolatorie (ad es. OECD, ECHA, EFSA, EMA) sia dalla comunità scientifica internazionale, che l’integrazione di differenti esperienze e competenze è essenziale per garantire uno sviluppo sicuro e responsabile di queste tecnologie nei differenti ambiti di produzione e utilizzo.

Le aree di sviluppo della SMT sono focalizzate su:

  • attività di ricerca volta all’identificazione dei possibili rischi/benefici connessi all’utilizzo dei nanomateriali in differenti ambiti (chimico, farmaceutico, biomedicale) tramite la partecipazione a progetti di ricerca nazionali e internazionali
  • sviluppo di strategie innovative per una corretta valutazione del pericolo per la salute umana e per l’ambiente e del rapporto rischio/beneficio derivante dall’esposizione (incidentale o intenzionale) ai nanomateriali, per dare a breve termine il supporto richiesto dagli organismi regolatori
  • creazione di un network nazionale, coordinato dall’ISS e in stretta collaborazione con il Ministero della Salute, con la partecipazione di differenti attori provenienti dagli organismi regolatori, dalla comunità scientifica e dall’industria, per una incisiva presenza in contesti internazionali e per la definizione di un Action Plan nazionale sulla sicurezza dei nanomateriali

La multidisciplinarietà della struttura proposta è essenziale anche per rispondere in maniera coordinata a precise richieste in linea con i compiti istituzionali dell’ISS, quali ad esempio:

  • attività di formazione per la diffusione delle conoscenze in ambito nazionale
  • corretta comunicazione dei potenziali benefici e rischi connessi all’utilizzo dei nanomateriali, basata su evidenze scientifiche

È stata realizzata dall’ISS la piattaforma informativa https://nanotecnologie.iss.it, in collaborazione con l’Associazione Italiana per la Ricerca Industriale (AIRI), nell’ambito del progetto RInnovaReNano finanziato dalla Regione Lazio. La piattaforma è accessibile al pubblico e riporta informazioni sulle normative per l’utilizzo delle nanotecnologie e sullo stato dell’arte delle conoscenze.