Centro nazionale Sicurezza delle Acque (CeNSiA)

Centro nazionale Sicurezza delle Acque (CeNSiA)

Direttore: Luca Lucentini

Telefono: (+39) 06 4990 2800

Segreteria: (+39) 06 4990 1

Email: luca.lucentini@iss.it; censia@iss.it

 

Il Centro nazionale per la sicurezza delle acque, svolge funzioni di indirizzo tecnico-scientifico, supporto allo sviluppo di politiche, legislazione e regolazione, cooperazione, formazione e vigilanza per gli aspetti di salute umana associati all’accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari, in relazione all’origine e allo stato delle risorse idriche nell’ambiente, alle loro interazioni con le variabili climatiche, le componenti ambientali e antropiche, all’igiene di processi, trattamenti, impianti e materiali a contatto con le acque, agli usi e riusi delle acque e alle diverse vie di esposizione per l’uomo. Il campo di applicazione comprende le acque per il consumo umano, utilizzate per la produzione agricola, animale e alimentare, la balneazione e l’uso natatorio-ricreazionale, la depurazione e il riuso, le acque minerali naturali e termali, le relazioni tra mare e salute umana.

Il Centro è articolato in quattro aree funzionali: rischio microbiologico e virologico; rischio chimico; coordinamento, gestione e accesso ai dati; valutazione e approvazione di piani di sicurezza delle acque.

Le azioni del CeNSiA sono allineate agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030 e agli indirizzi OMS su clima-ambiente-acqua e salute.

 

In particolare il CeNSiA:

- approva i Piani di sicurezza delle acque (PSA) e rilascia autorizzazioni per l’immissione sul mercato nazionale dei reagenti chimici e dei materiali filtranti per il trattamento delle acque destinate al consumo umano, secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo 18/2023;

- supporta le azioni funzionali a assicurare l’accesso universale ed equo a quantità adeguate di acqua potabile e servizi igienici sicuri, aumentando la resilienza del ciclo idrico integrato rispetto a diversi scenari di pressioni climatiche e ambientali;

- svolge il ruolo di focal point e effettua azioni funzionali alla implementazione del Protocollo WHO-UNECE su acqua e salute della Convenzione del 1992 sulla protezione e l’utilizzo dei corsi d’acqua transfrontalieri e dei laghi internazionali, approvato a Londra il 17 giugno 1999;

- supporta sul piano tecnico-scientifico, anche attraverso attività di ricerca e studi, gli sviluppi delle normative in materia di qualità, usi e riusi delle acque, a livello internazionale e nazionale;

- fornisce supporto scientifico per interventi in prevenzione e risposta in circostanze emergenziali ambientali e sanitarie in materia di acqua e salute;

- effettua controlli analitici, valutazioni e ispezioni e fornisce consulenza al Ministero della salute, al Governo, alle Regioni ed alle Province autonome di Trento e di Bolzano, agli Enti locali ed alle Organizzazioni europee ed internazionali in materia di acqua e salute, anche in relazione a nuove tecnologie e sostanze e patogeni (ri)emergenti;

- conduce progetti di ricerca e consulenza e cooperazione internazionale e nazionale, organizza attività di formazione e comunicazione inerenti a tematiche legate a mare, acqua e salute;

- esercita il ruolo di coordinamento e supporto tecnico-scientifico in materia di acqua e salute nell’ambito del Sistema Nazionale Prevenzione Salute dai rischi ambientali e climatici (SNPS) di cui alla L. 29 giugno 2022, n. 79, anche per quanto riguarda la sorveglianza ambientale basata su monitoraggio di acque reflue.

 

Presso il CeNSiA sono istituiti e gestiti:

- il sistema informativo centralizzato denominato Anagrafe territoriale dinamica delle acque potabili (AnTeA), in accordo all’art. 19 del Decreto Legislativo 18/2023.

- il sistema nazionale di epidemiologia basata sulle acque reflue per la ricerca e sorveglianza su agenti virali, parametri chimici e microbiologici e fattori di rischio emergenti tra cui l’antimicrobico-resistenza.