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Malattie rare

Malattie rare

Le malattie rare sono un cospicuo ed eterogeneo gruppo di patologie umane (circa 7.000-8.000) definite tali per la loro bassa diffusione nella popolazione (colpiscono non oltre 5 per 10.000 abitanti nell'Unione Europea). Nel loro insieme costituiscono un problema sanitario importante e coinvolgono milioni di persone in tutto il mondo.

Circa l'80% dei casi è di origine genetica, per il restante 20% si tratta di malattie multifattoriali derivate, oltre che da una suscettibilità individuale, anche da altri fattori (ad esempio, alcuni fattori ambientali, alimentari) oppure dall'interazione tra cause genetiche e ambientali. Esiste una grande differenza rispetto all'età in cui compaiono, alcune possono manifestarsi in fase prenatale, altre alla nascita o durante l'infanzia, altre ancora in età adulta. Nonostante la loro numerosità ed eterogeneità, le malattie rare sono accomunate da diversi aspetti che includono: la difficoltà per il malato a ottenere una diagnosi appropriata e rapida, la rara disponibilità di cure risolutive, l'andamento della malattia spesso cronico-invalidante, il peso individuale, familiare e sociale rilevante.

Nonostante i numerosi progressi, la ricerca scientifica va ulteriormente incentivata per comprendere i meccanismi alla base delle malattie rare e sviluppare nuovi approcci diagnostici e terapeutici.

In Italia, dal 2001 sono stati istituiti:

  • Rete nazionale dedicata alla prevenzione, sorveglianza, diagnosi e terapia delle malattie rare
  • Registro nazionale malattie rare presso l’Istituto Superiore di Sanità (ISS)
  • Elenco di malattie rare per le quali è riconosciuto il diritto all'esenzione dalla partecipazione al costo delle prestazioni di assistenza sanitaria incluse nei Livelli essenziali di assistenza - LEA (DM 279/2001 e DPCM del 12 gennaio 2017)

Approfondisci anche su malattierare.gov.it

 



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Nel periodo 2010-2015 sono stati riportati al Registro Italiano SEU, 322 casi di malattia pari a 54 casi in media per anno. Dall’avvio della sorveglianza nel 1988, il numero di casi segnalati al Registro SEU è andato crescendo nel corso degli anni (Figura 27). I casi riportati in Italia sono stati segnalati da 24 diversi centri ospedalieri.
Nel 74% dei casi di SEU è stata riscontrata infezione da stipiti VTEC appartenenti complessivamente a 20 differenti sierogruppi. Negli ultimi anni il sierogruppo responsabile del maggior numero di cluster di casi è stato VTEC O26, seguito da VTEC O157.
Nel corso del periodo di sorveglianza sono stati identificati sul territorio nazionale quattro episodi epidemici di SEU (Lombardia - 1992 (9 casi); triveneto ed Emilia-Romagna - 1993 (15 casi); Napoli - 1997 (3 casi); provincia di Salerno - 2005 (3 casi)) e 17 cluster familiari di infezioni da VTEC.



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