Il Progetto
Le attività condotte dal Gruppo di lavoro (GdL) per la Valutazione di Impatto Sanitario (VIS) nell’ambito del Progetto “Valutazione di Impatto Sanitario: formazione del personale sanitario afferente agli enti di controllo regionali e approfondimento delle Linee Guida ISS” riguardano l’approfondimento delle tematiche scientifiche raccomandate per lo svolgimento degli studi di VIS che consentono di arrivare all’espressione di pareri istituzionali nell’ambito della procedura di Valutazione di impatto ambientale (VIA) condotta dal Ministero della Transizione Ecologica, per l’emanazione del decreto di autorizzazione all’esercizio dell’impianto. Il progetto è svolto in collaborazione con alcune Regioni (Friuli Venezia Giulia, Marche e Sardegna) e la Struttura Tematica Ambiente Prevenzione e Salute, Agenzia Regionale per la Prevenzione, l’Ambiente e l’Energia dell’Emilia-Romagna, per tenere conto delle metodologie utilizzate in ambito regionale e cercare una omogeneità di approccio agli studi VIS condotti a livello locale e nazionale.
Da alcuni anni, anche in conseguenza di alcune situazioni di particolare risonanza nazionale che hanno evidenziato l’esigenza delle popolazioni a partecipare maggiormente alle decisioni che riguardano lo sviluppo e il cambiamento dei propri territori, è cresciuta la preoccupazione delle comunità sui rischi sanitari potenzialmente associabili agli impatti ambientali prodotti da impianti produttivi e industriali.
Con l’emanazione della nuova Direttiva sulla VIA (Direttiva 2014/52/CE) è stata data (art.4) particolare enfasi alla valutazione degli impatti su “popolazione e salute”. Il recepimento italiano della direttiva (Decreto n.104/2017) ha interpretato questa Raccomandazione introducendo lo studio di VIS obbligatoriamente per i grandi impianti di combustione con potenza termica superiore a 300 MWth (Megawatt termico), e in generale agli impianti rientranti al punto 1) dell’allegato II e ai progetti riguardanti le centrali termiche e altri impianti di combustione con potenza termica superiore a 300 MWth, di cui al punto 2) del medesimo allegato II, del D.Lgs 152/2066 e s.m.i..
L’attuale attenzione rivolta alla salute è conseguenza diretta della limitata considerazione prestata negli anni passati agli impatti sulla salute determinati dall’esposizione delle popolazioni agli inquinanti emessi dalle industrie durante il normale funzionamento e di procedure autorizzative basate prioritariamente su aspetti di natura ambientale e non sanitaria. Sebbene le procedure autorizzative, in linea con le diverse Direttive Europee sulla Valutazione di Impatto Ambientale e sulla prevenzione e riduzione integrata dell’inquinamento, più nota come Direttiva IPPC e Direttiva IED, abbiano efficacemente lavorato ad una continua riduzione degli impatti sull’ambiente determinati dalle emissioni conseguenti le attività industriali, gli aspetti sanitari non sempre sono stati attentamente considerati all’interno dell’iter autorizzativo vero e proprio, senza la partecipazione di esperti sanitari all’interno delle Commissioni di valutazione specifiche.
Con il recepimento italiano della nuova direttiva sulla VIA, all’Istituto Superiore di Sanità è stato dato l’incarico di redigere le Linee Guida (LG) per la VIS a cui il proponente deve fare riferimento per sviluppare il proprio studio. Le Linee Guida sono state approvate dal Ministero della Salute (DM 27 marzo 2019) e pubblicate nella G.U n.126 del 31 maggio 2019. Inoltre il recepimento ha anche approvato la partecipazione di esperti sanitari all’interno della Commissione VIA del Ministero dell’Ambiente (attuale Ministero dell’ambiente e della Sicurezza energetica) per l’analisi degli aspetti sanitari per i progetti che non rientrano nelle categorie per cui la VIS è obbligatoria.
Il GdL VIS dell’ISS è incaricato di svolgere la procedura di valutazione dei dossier VIS del Proponente nell’ambito della VIA di progetti ricadenti nei punti sopra citati e di esprimere un parere in merito alla loro realizzazione.
Da quando è entrata in vigore la nuova direttiva e sono state pubblicate le LG VIS, il GDL ha partecipato alla VIA/VIS di oltre 40 progetti riguardanti impianti di valenza nazionale, principalmente modifica/conversione di Centrali Termoelettriche (CTE) esistenti e nuove CTE, Impianti di stoccaggio e rigassificazione di gas naturale liquefatto (GNL). I relativi pareri sono consultabili nella sezione Pareri.
L’esperienza maturata nella valutazione dei dossier VIS inerenti questi progetti e la collaborazione con le strutture regionali sopra indicate, relativamente alle esperienze condotte a livello locale, hanno consentito di svolgere il progetto CCM approfondendo le metodologie tecnico scientifiche utili alla VIS (che sono riassunte nel Rapporto Istisan 22/35, riportato nella sezione Documenti) insieme alla predisposizione di attività formative per il personale socio sanitario e ambientale nazionale e regionale.
A conclusione del progetto è stato organizzato un convegno presso il Ministero della salute dove sono stati presentati i risultati conseguiti dal progetto CCM-VIS. In allegato sono disponibili gli interventi presentati durante l'evento