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Clima, ambiente e salute

Clima, ambiente e salute

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la salute uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale. Anche il concetto di ambiente ha avuto la sua evoluzione e, oggi, indica la rete di relazioni tra le comunità viventi, incluso l’uomo, e l’ambiente fisico, rendendo inscindibile il binomio ambiente/salute.

L’ambiente, l’inquinamento, le variazioni del clima giocano un ruolo prioritario sul benessere e la salute delle popolazioni. L’OMS stima che nel mondo 1 caso di morte su 4 sia attribuibile a fattori ambientali che contribuiscono a un ampio spettro di malattie e infermità con effetti maggiori su bambini e anziani, fasce vulnerabili della popolazione. La strategia globale per la salute, l'ambiente e i cambiamenti climatici prevede un approccio convergente e multisettoriale al fine di assicurare ambienti sicuri e accessibili secondo principi di equità e di sostenibilità.

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) è in prima linea per identificare e promuovere adeguate strategie per prevenire il rischio d’insorgenza di malattie dovute a fattori ambientali e per trasferire le evidenze scientifiche nei programmi e nelle politiche di sanità pubblica. Le attività condotte in questo ambito riguardano la qualità dell’acqua, del suolo, dell’aria e degli ambienti indoor, la gestione dei rifiuti, gli effetti di inquinanti emergenti e dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi, l’esposizione umana ad agenti ambientali e i loro meccanismi di tossicità, gli effetti sulla salute dell’esposizione a fattori di rischio ambientali. Le attività di ricerca convergono verso un approccio valutativo integrato che comprende l’ambiente fisico, sociale, economico, ecologico e culturale del contesto territoriale al fine di promuovere la salute umana e la sostenibilità ambientale secondo gli obiettivi integrati dell’Agenda 2030.

Indietro Studio degli effetti delle sostanze chimiche e nanomateriali mediante la tossicogenomica

La tossicogenomica è uno degli approcci utilizzati in tossicologia per lo studio degli effetti avversi dovuti ad esposizione a sostanze chimiche e include l’applicazione di tutte quelle tecnologie ad alta produttività (high-throughput) con cui si ottengono migliaia di informazioni per ogni campione analizzato, come ad esempio la genomica, la trascrittomica, la proteomica e la metabolomica. Mediante tale tecnica è possibile raccogliere ed interpretare in che modo geni, proteine e metaboliti di una particolare cellula o tessuto rispondo alla presenza di una sostanza chimica. L’analisi di tali alterazioni viene effettuata con strumenti bioinformatici, dato l’elevato numero di dati ottenuti. I risultati ottenuti possono contribuire a spiegare quali siano i meccanismi molecolari, le relazioni gene-ambiente e le vie metaboliche perturbate dall’azione delle sostanze chimiche in esame. 

La tossicogenomica è pertanto un utile strumento predittivo in grado di rilevare effetti precoci prima che si verifichi un alterazione fenotipica visibile permettendo quindi una valutazione più sensibile dei possibili rischi per la saluta umana derivanti dall’esposizione a sostanze chimiche.
Il gruppo di tossicologia del Centro di Riferimento per la Medicina di Genere ha applicato questo approccio per studiare gli effetti del Bisfenolo A (BPA) sulla placenta di topi esposti durante la gravidanza e su una linea cellulare fetale umana allo scopo di identificare gli effetti delle miscele dei policlorobifenili (PCB).

Bibliografia:

Tait S, La Rocca C, Mantovani A. Exposure of human fetal penile cells to different PCB mixtures: transcriptome analysis points to diverse modes of interference on external genitalia programming. Reprod Toxicol. 2011;32(1):1–14. doi:10.1016/j.reprotox.2011.02.001

Tait S, Tassinari R, Maranghi F, Mantovani A. Toxicogenomic analysis of placenta samples from mice exposed to different doses of BPA. Genom Data. 2015;4:109–111. Published 2015 Apr 11. doi:10.1016/j.gdata.2015.04.004

Tait S, Tassinari R, Maranghi F, Mantovani A. Bisphenol A affects placental layers morphology and angiogenesis during early pregnancy phase in mice. J Appl Toxicol. 2015;35(11):1278–1291. doi:10.1002/jat.3176