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16/10 - Incidenti in acque di balneazione verso una strategia integrata di prevenzione degli annegamenti.A cura di Enzo Funari, Marco Giustini e Dario Giorgio Pezzini 2016, iii, 65 p.
Incidenti in acque di balneazione: verso una strategia integrata di prevenzione degli annegamenti.
A cura di Enzo Funari, Marco Giustini e Dario Giorgio Pezzini
2016, iii, 65 p.
In Italia la mortalità è passata da circa 1200-1300 morti/anno degli inizi degli anni ’70 a poco meno di 400 a partire dal 1995, con una diminuzione del 70%, nei bambini del 90%. È possibile stimare circa 450 casi di semi-annegamenti, con ricovero in ospedale. Nelle spiagge e nelle piscine si verificano inoltre incidenti di vario tipo, tra i quali i più gravi sono quelli con lesioni alla colonna vertebrale, associati ai tuffi. Questi ultimi non sono attualmente quantificabili. Questo rapporto vuole essere un contributo per una strategia nazionale di prevenzione degli annegamenti e più in generale degli incidenti in acque ricreative, come raccomandato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Parole chiave: Annegamento; Traumi; Prevenzione; Epidemiologia
Accidents in recreational waters: towards an integrated strategy of drowning prevention.
Edited by Enzo Funari, Marco Giustini and Dario Giorgio Pezzini
2016, iii, 65 p. (in Italian)
In Italy, the mortality for drowning decreased from about 1200-1300 deaths/year from the early 70s to just under 400 in 2012 (-70%, -90% in children). Some 450 cases/year of hospitalization due to near-drowning can be estimated. No data are available on other accidents than can occur in open and closed recreational waters, the most serious being spinal injury, associated with diving. This report has the aim to provide a contribution to elaborate and implement a national strategy to prevent drowning and more generally accidents in recreational waters, as recommended by the World Health Organization.
Key words: Drowning; Trauma; Prevention; Epidemiology
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