Back Nuove strategie terapeutiche dirette contro le cellule tumorali resistenti alle terapie.

LA CHEMIORESISTENZA E LA DORMIENZA TUMORALE: IMPLICAZIONI PER LA TERAPIA DEI TUMORI 

 In uno stadio molto precoce dello sviluppo di un tumore, alcune cellule neoplastiche   entrano nel circolo sanguigno per andare ad insediarsi in altri organi. Queste cellule,   chiamate cellule tumorali dormienti, possono quindi rimanere nascoste e invisibili per molti anni o anche per tutta la vita del paziente. Talvolta però le cellule dormienti possono risvegliarsi e iniziare a moltiplicarsi, dando origine a un tumore metastatico. 

I meccanismi che regolano la dormienza (ovvero la stasi della moltiplicazione cellulare) e il risveglio delle cellule tumorali sono in gran parte sconosciuti e sono l’oggetto di intensi studi. E’ stato dimostrato che l’infiammazione, lo stress (particolarmente in forma cronica) e l’obesità favoriscono il risveglio delle cellule tumorali dormienti e la progressione della malattia. 

La dormienza tumorale è strettamente collegata alla chemioresistenza, il fenomeno per cui alcune cellule tumorali riescono a sfuggire alle terapie. La dormienza si accompagna spesso anche alla staminalità, ovvero alla capacità delle cellule di rigenerarsi e dare origine ad un numero elevatissimo di altre cellule tumorali. 

La comprensione di questi meccanismi viene utilizzata per individuare nuove terapie in grado di colpire le cellule tumorali nei loro punti vulnerabili per bloccarne la crescita e impedire la progressione tumorale. 

Negli anni recenti, il team ISS ha realizzato un farmaco sperimentale (bionanofenretinide, BNF) in 
grado di rallentare la progressione tumorale agendo sulla dormienza cellulare. I  risultati di questi studi, pubblicati su riviste scientifiche internazionali, indicano  che la BNF potrebbe essere impiegata per prevenire le recidive tumorali e/o  rallentare la malattia metastatica. 

La comprensione e il controllo terapeutico della dormienza tumorale sono molto importanti sia per le persone che hanno avuto un tumore (circa il 6% della popolazione italiana) sia per il sistema sanitario nazionale. La possibilità di intervenire farmacologicamente sulle cellule tumorali dormienti per impedirne la riattivazione rappresenta un obbiettivo cruciale della lotta contro il cancro. 



Indagine dettagliata della resistenza alle terapie antitumorali: Integrazione di modelli avanzati in vitro, in vivo e in silico finalizzata all’analisi dei meccanismi paziente-specifici di resistenza alla chemio/immunoterapia, all’identificazione di nuove vulnerabilità terapeutiche e alla generazione di strategie personalizzate per il targeting terapeutico delle cellule responsabili per le recidive tumorali

  Il progetto è finalizzato a comprendere i meccanismi con cui le cellule del cancro del colon e del polmone resistono alle terapie antitumorali. La comprensione di tali meccanismi verrà quindi tradotta nella generazione di nuove terapie in grado di neutralizzare le cellule resistenti e di inibire o bloccare la progressione della malattia, anche attraverso un’azione sul microambiente tumorale. 


Verso un utilizzo terapeutico della dormienza tumorale realizzato attraverso modelli di organoidi e strategie a bersaglio molecolare basate su anticorpi/aptameri

Il progetto è finalizzato ad analizzare le cellule staminali dormienti nei tumori dell’intestino, del polmone e della mammella. Queste cellule spesso sopravvivono alle terapie antitumorali e possono causare recidive anche decenni dopo la diagnosi. Nel corso del progetto, le cellule vengono coltivate sotto forma di assemblati tridimensionali chiamati organoidi, dei mini-tumori che forniscono un sistema ottimale per studiare le proprietà biologiche del tumore. L’obbiettivo del progetto è creare delle nuove molecole che potranno essere usate per rallentare/prevenire le recidive tumorali.


Health Extended Alliance for Innovative Therapies, Advanced Lab-research, and Integrated Approaches of Precision Medicine

Il progetto si propone di applicare i princìpi della medicina di precisione alla prevenzione e terapia di un ampio spettro di malattie, inclusi i tumori. Il team contribuisce a queste ricerche con la sua competenza nell’ambito dei modelli tumorali 3D (sferoidi e organoidi) di cancro del colon, del polmone e della mammella.