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Back Demenze, Regioni a confronto

ISS 10 ottobre 2022

E’ stata una preziosa occasione di condivisione di esperienze e progetti il convegno che si è svolto lo scorso 26 settembre, presso l’istituto Superiore di Sanità: “Le progettualità del fondo demenze: quali cambiamenti nella diagnosi ed assistenza delle persone con demenza?”. Protagoniste tutte le figure attive nel Fondo Demenze, a partire dalle associazioni di familiari dei pazienti, le Regioni e Provincie Autonome (PA), il Ministero della Salute e l’Osservatorio Demenze dell’Istituto Superiore di Sanità. Quest’ultimo, oltre a coordinare le attività del Fondo a livello nazionale, cura sue specifiche linee di azione nel campo dell’analisi e dell’intervento nell’ambito delle demenze. 

Regioni e PA si sono confrontate in particolare sulle linee progettuali del Fondo:

  • Linea progettuale 1 - Diagnosi precoce del Disturbo Neurocognitivo (DNC) minore/MCI e sviluppo di una carta del rischio cognitivo; coinvolte le Regioni Abruzzo, Molise, Emilia Romagna, Toscana, Campania, Marche, Sardegna, Puglia, Basilicata.
  • Linea progettuale 2 - Diagnosi tempestiva del DNC maggiore; coinvolte le Regioni Lazio, Toscana, Umbria e Marche. 
  • Linea progettuale 3 - Interventi di Telemedicina; coinvolte le Regioni Lombardia, Sicilia, Emilia Romagna, Toscana, Basilicata e la PA di Bolzano.
  • Linea progettuale 4 – Interventi di Teleriabilitazione; coinvolte le Regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia, Calabria.
  • Linea progettuale 5 – Trattamenti psico-educazionali, cognitivi e psicosociali nella demenza; coinvolte le Regioni Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Sardegna, Valle D’Aosta, Puglia e la PA di Trento.

Nel corso dell’evento è emerso come la condivisione delle varie esperienze progettuali sia un importante fattore di potenziamento dell’efficacia di ciascuna azione. I progetti e le attività di maggiore successo, infatti, possono costituire un modello per le altre realtà territoriali; allo stesso modo, le eventuali criticità incontrate possono condurre a una più accurata conoscenza dei fenomeni, e all’elaborazione di nuovi possibili interventi. 

L’incontro ha consentito di elaborare alcune riflessioni – che hanno visto particolarmente attive le associazioni dei familiari dei pazienti – in particolare, su quello che deve essere al centro dell’attenzione di chi opera in questo settore, ovvero i bisogni del malato e della sua famiglia. L’istituzione del Fondo Demenze – che è il primo finanziamento pubblico sulle demenze nella storia del nostro Paese e rappresenta, dopo il Progetto Cronos e la pubblicazione del Piano Nazionale delle Demenze, la più grande operazione di sanità pubblica su questo tema – non va intesa come punto di arrivo, ma piuttosto come il punto di inizio di un nuovo processo.

“Un processo ambizioso – ha commentato Nicola Vanacore, responsabile dell’Osservatorio Demenze dell’ISS - che non mira a rispondere, in emergenza, alle esigenze quotidiane dei cittadini, ma a ripensare l’intervento sul fenomeno delle demenze in termini di sistema, attraverso lo sviluppo e l’ottimizzazione di infrastrutture, personale, formazione”. La stessa istituzione del Fondo rispecchia la nascita di una più matura consapevolezza, anche a livello istituzionale e politico, della gravità e diffusione del fenomeno e delle gravi ripercussioni (economiche, organizzative, sociali) che questo produce sulla collettività. “Una presa di coscienza che muove verso la promozione di strategie attive - sul piano dell’indagine, della prevenzione, della cura delle persone con demenza e di supporto alle loro famiglie - nella consapevolezza del forte impatto positivo che tali politiche potranno determinare sull’intero tessuto sociale ed economico del nostro Paese”.

 

Leggi il comunicato: Demenze: al via un’indagine nazionale sulle condizioni socio-economiche delle famiglie dei pazienti. L’ISS capofila di sette progetti grazie al Fondo Demenze


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