Non si può usare l'acqua del rubinetto per pappe e biberon dei bambini- FALSO

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L’importanza dell’ acqua durante la gravidanza e l’allattamento
Durante la gravidanza, l'acqua svolge diverse funzioni cruciali: contribuisce alla formazione del liquido amniotico, che protegge e favorisce lo sviluppo del feto, e aiuta a mantenere il volume sanguigno della madre, necessario per supportare il feto in crescita. Bere acqua è inoltre importante per prevenire la disidratazione, che può portare a complicazioni come contrazioni premature e infezioni del tratto urinario. Secondo l’Efsa (European Food Safety Authority), per le donne in gravidanza è raccomandato un apporto idrico simile a quello delle donne non in gestazione, con un incremento di circa 300 ml al giorno per soddisfare il maggiore fabbisogno energetico. Anche dopo il parto, l'acqua continua a giocare un ruolo essenziale, specialmente durante l'allattamento. Il latte materno è composto per circa il 90% da acqua, cosa che rende l'idratazione della neomamma fondamentale per la sua produzione. È anche fondamentale che la madre mantenga sempre un’idratazione adeguata, non solo per migliorare i livelli di energia e ridurre l'affaticamento a cui è soggetta in queste fasi di vita, ma anche per supportare il recupero post-parto. La produzione del latte comporta poi un maggior dispendio di calcio, proteine oltre che di acqua: a tale aumento è bene far fronte attraverso l’alimentazione. Per le donne in allattamento è quindi consigliato un aumento di circa 700 mL al giorno rispetto a quelle non in allattamento della stessa età.
Che acqua scegliere?
Sia l’acqua di rubinetto che le acque in bottiglia sono sicure e adatte ad essere consumate in gravidanza ed allattamento. Per sostenere il corretto sviluppo del feto e la salute della madre è consigliato bere acqua con un basso contenuto di sodio (tenendo comunque conto che l’apporto di questo elemento con l’acqua è in genere limitato rispetto ad altre fonti alimentari) che aiuta a contrastare la ritenzione idrica e il gonfiore frequenti in gravidanza. È altresì importante bere acqua ricca di calcio e magnesio, in quanto sia la gravidanza che l'allattamento richiedono alla madre di fornire una quantità sufficiente di calcio (oltre ad altri minerali e nutrienti) al feto o al neonato.
Nel neonato l’acqua del rubinetto anche per preparare pappe e biberon
L'acqua rappresenta il 75% del peso corporeo di un neonato, mentre nell'adulto è pari al 60%. Il neonato, inoltre, ne disperde quantità maggiori data la più intensa attività metabolica e le maggiori perdite attraverso la traspirazione. Con l’allattamento il piccolo assume il fabbisogno giornaliero di acqua che è di 100-190 ml per chilo di peso corporeo fino a 6 mesi di vita. Successivamente, in fase di svezzamento, si può utilizzare anche l’acqua del rubinetto per la preparazione del latte in formula, delle pappe, e per idratare il bambino. L’aumento del fabbisogno da 6 a 12 mesi varia da 800 ml a un litro al giorno, per arrivare progressivamente a 24 mesi a circa 1,2 litro, a 3 anni circa 1,3 litri, tra i 4 e 8 anni da 1,6 litro a 2,1 litri. E’ importante, specie man mano che il bambino cresce, stare attenti al fatto che in genere i piccoli hanno un ridotto senso di sete e spesso sono presi da altre attività per cui trascurano il bere, pur essendo più soggetti a disidratazione. Bere per un bimbo è ancor più vitale quando perde liquidi per episodi di vomito e diarrea.