Back RICERCA DI NUOVI BIOMARCATORI DI PATOLOGIA

Il gruppo ha recentemente sviluppato alcune metodiche che consentono di studiare piccole modifiche della struttura/funzione di proteine importanti nella patogenesi di tumori, malattie neurodegenerative e metaboliche, attraverso l’uso di tecniche immunometriche per misurare la secrezione di citochine/chemochine in modelli oncologici (Rossi 2018), oppure l’analisi strutturale delle proteine sieriche con approcci di denaturazione differenziale (Verdoliva 2013, Tabolacci 2022). Questi studi hanno recentemente consentito l’identificazione di un nuovo marcatore prognostico del melanoma (Facchiano 2024). Grazie a queste tecnologie è possibile studiare miscele proteiche complesse come siero, plasma e liquor cefalorachidiano, cioè matrici che rappresentano la delicata interfaccia tra il tumore e il microambiente. I risultati di questi studi in corso sono inoltre utili per generare dataset su cui effettuare ulteriori analisi basate sull’intelligenza artificiale. Le suddette tecnologie, applicate a modelli cellulari, in vivo (murini o da pazienti), oppure ex-vivo (organoidi e saggi di angiogenesi in miscele di proteine della matrice extracellulare) sono attualmente utilizzate in studi collaborativi con IRCCS, istituti di ricerca e università italiane e straniere per identificare nuovi biomarcatori di patologia in pazienti di melanoma cutaneo (collaborazione con IDI-IRCCS, Univ. Sapienza, CNR e IFO-IRCCS), malattie neurodegenerative (Neuromed-IRCCS e Univ. di Verona) e della retina (University of Georgia, USA). I risultati di questi studi e le piattaforme tecnologiche sviluppate consentono inoltre lo studio del melanoma resistente ai farmaci e di altre importanti patologie come quelle infettive (ad esempio indotte da SARS-CoV-2 o da batteri multi-resistenti). Queste ricerche sono condotte grazie a finanziamenti del Ministero della Salute, PNRR, Fondazione Veronesi, Telethon, Progetti Regione Lazio e fondi intramurali.