Medicines, vaccines and advanced therapies

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Medicines, vaccines and advanced therapies

Medicines, vaccines and advanced therapies

The work that the Istituto Superiore di Sanità (ISS, the National Institute of Health in Italy) carries out in the field of medicines, including vaccines and advanced therapies, is multiple and covers all stages of the process, from the moment they are conceived and developed through laboratory research, through the clinical trial period and their subsequent use by citizens for both prophylactic and therapeutic purposes.

The ISS activity takes place at two different levels. The first relates to the design, control, evaluation and testing of drugs before they are put on the market. This level includes laboratory research to develop new therapeutic strategies, testing experimental hypotheses by way of preclinical and clinical trials, defining drug quality, evaluation (both preclinical and clinical, with particular reference to phase I clinical trial) by external bodies, verification of compliance of quality parameters to the current rules, as well as providing support to the Italian Medicines Agency (AIFA) in the final stages of the development process when the drug obtains the Authorization for Marketing (AIC) at the national or international level (EMA, European Medicines Agency).

The second level of activity relates to drugs already on the market. At this stage the ISS continues to monitor the quality of drugs that are already available to patients, and to combat drug counterfeiting activities. In addition,the ISS, alongside its role in surveillance and pharmacovigilance, conducts pharmaco-epidemiological research on the efficacy and safety of drugs as data becomes available after commercialization, contributing to the constant monitoring of drug effects on the population.

Back Vaccini innovativi contro le coinfezioni da virus erpetici

Il CNAIDS conduce studi preclinici che sfruttano la capacità di Tat di HIV di indurre risposte immuni di tipo cellulare per sviluppare un vaccino contro l’HSV.

I virus Herpes simplex (HSV) 1 e 2 sono cause di malattia in tutto il mondo. Si tratta prevalentemente di lesioni labiali e genitali, ma possono interessare anche gli occhi (cheratite erpetica neonatale), ed il sistema nervoso centrale (encefalite, meningite). L’infezione erpetica persiste per tutta la vita, per cui può dar luogo a recidive, cronicizzare e disseminarsi, soprattutto nelle persone con sistema immunitario immaturo (neonato) o immunodepresso (anziano), o compromesso da altre infezioni (HIV) o condizioni (malnutrizione, stress, trattamenti radiologici e chemioterapici, etc.). 

La cronicità delle infezioni erpetiche e le periodiche riattivazioni, sono ritenute fattori importanti nei processi di invecchiamento. Il controllo delle infezioni da HSV richiede la presenza di cellule T CD8+ dirette contro regioni (epitopi) chiave per il virus e associate alla protezione. Al fine di sviluppare un vaccino anti-erpetico in grado di indurre linfociti T CD8+ con queste proprietà, il CNAIDS, in collaborazione con l’Università di Ferrara, ha scelto di sfruttare le proprietà immunomodulanti della proteina Tat di HIV-1 che promuove lo sviluppo di risposte Th-1 necessarie per l’induzione di tali cellule T CD8+. Pertanto il gene tat di HIV-1 è stato introdotto nel virus HSV-1 reso attenuato o incapace di replicare. Nei topi, la vaccinazione con questi vettori erpetici esprimenti Tat induce ampie e prolungate risposte delle cellule T CD8+ specifiche per l'HSV e la produzione di anticorpi anti-HSV che si associano a riduzione della replicazione virale e alla protezione dalla morte dopo infezione sperimentale con dosi letali per il topo. Pertanto, l'obiettivo di questo progetto è completare lo sviluppo preclinico per l'approvazione per la sperimentazione umana di vaccini anti-erpetici preventivi e terapeutici basati su vettori HSV-1 attenuati e/o incapaci di replicazione che esprimono il gene tat di HIV-1. Si potrà poi proseguire con la valutazione nell’uomo (sperimentazione clinica). 

Questi studi dimostrano inoltre che Tat esercita attività “immunomodulatorie” in grado di potenziare l’immunità contro microbi intracellulari, capaci di sfuggire alla risposta immune, e/o contro i tumori.