Infectious diseases, HIV

TOPIC

Infectious diseases, HIV

Communicable diseases

The Istituto Superiore di Sanità (ISS, the National Institute of Health in Italy) is at the forefront in the fight against infectious agents which, constantly changing over time, make it necessary to frequently update the priorities for action.

The ISS implements surveillance, prevention and control measures against emerging diseases such as those deriving from the spread of antibiotic-resistant biological agents commonly found in the nosocomial environment, and those transmitted by vectors, such as chikungunya, dengue and west nile.

Vaccine preventable diseases, though currently reduced thanks to suitable interventions, represent a significant percentage of diseases on which it is important to maintain high attention.

Viral hepatitis and sexually transmitted infections, such as human papillomavirus (HPV) infection, are a paradigmatic example of chronic infections that can result in degenerative diseases and even cancers. For some of them, such as hepatitis B virus (HBV) and HPV infection, a vaccine is available.

Finally, intestinal parasitic infections and echinococcosis, considered also among neglected diseases, are present in many areas of the world.

Regarding HIV/AIDS, although antiretroviral therapy (ART) has saved millions of lives it does not eradicate the virus nor fully restores the function of the immune system, and is challenged by late initiation and poor adherence to treatment.

In order to stop the HIV epidemic and assure a better expectancy/quality of life to people living with HIV (about 38 million worldwide, 20.6 million of which in Africa), the ISS develops surveillance, prevention and treatment strategies, coordinating with the National Health Service and the Italian Regions, as well as developing countries and international bodies.

The main objectives are:

  • to  asses and surveil the spread of HIV variants and co-infections in Italy, particularly in vulnerable populations
  • to study the mechanisms of HIV infection, AIDS development and HIV-associated diseases
  • to facilitate adherence to treatment by improving ART effectiveness while reducing drugs side effects
  • to develop novel strategies to prevent HIV infection, reduce the progression to AIDS, combat co-morbidities,  and to intensify ART (with focus on  preventative and therapeutic vaccines)

Back Infezione da HIV e co-infezioni con HBV e HCV

Come l’infezione da HIV e le co-infezioni da HBV e HCV ad essa associate impattano le popolazioni “fragili”, si evolvono e si diffondono in Italia

La continua sorveglianza dell’infezione da HIV e delle co-infezioni da HBV e HCV nelle popolazioni “fragili” e nella popolazione generale è uno strumento fondamentale per attuare interventi di sanità pubblica tempestivi al fine di limitarne la diffusione e, al tempo stesso, di ottimizzare e personalizzare efficaci strategie preventive e terapeutiche. Il CNAIDS è impegnato a istituire un sistema di sorveglianza per le varianti di HIV.

Il virus HIV è caratterizzato da un’estesa variabilità genetica, responsabile dell’estrema diversificazione dei virus circolanti in sottotipi, che variano a seconda delle aree geografiche. Il sottotipo B è predominante negli USA, in Europa ed in Australia. Il sottotipo C è diffuso nella penisola indiana, dell’Africa Australe e del Corno D’Africa, e, da solo, è responsabile di circa il 50% delle infezioni nel mondo. Il sottotipo A è prominente nell’Est Europa e in Asia Centrale. Infine, il sottotipo D è presente nella zona orientale dell’Africa a sud del Sahara. I rimanenti sottotipi hanno diffusione locale in diverse regioni geografiche, soprattutto nell’Africa Sub-sahariana occidentale e in Asia, ove si registra la presenza di più sottotipi. L’infezione con vari sottotipi genera, inoltre, forme ricombinanti (CRF) il cui numero è in costante aumento, aggiungendo ulteriore complessità all’eterogeneità di HIV che appare significativamente superiore rispetto a quanto inizialmente ritenuto. 

La distribuzione globale dei ceppi di HIV è in continua evoluzione, favorita da scambi commerciali, viaggi, missioni militari e migrazioni. In particolare, nei paesi occidentali, compresa l’Italia, le infezioni sostenute da sottotipi non-B sono in continuo aumento. Poiché l’HIV continua a circolare a livello globale, l’attuale distribuzione geografica è destinata a modificarsi nel breve-medio periodo. La presenza di numerosi sottotipi e CRF può avere importanti ripercussioni sulla sanità pubblica. Infatti, le varianti dei vari sottotipi virali e le CRF possono mostrare differenti capacità di trasmissione, di elusione della risposta immune dell’ospite, di resistenza alla terapia antiretrovirale e di progressione della malattia. Inoltre, la variabilità genetica del virus può avere impatto sulla sensibilità dei test usati per la diagnosi di laboratorio e la misurazione della carica virale del virus nel sangue. 

Le popolazioni “fragili” sono maggiormente esposte all’infezione da HIV e alle co-infezioni da HBV e HCV (i virus delle epatiti), anche essi virus geneticamente molto variabili e presenti, come l’HIV, con numerose forme genetiche e differente prevalenza nel mondo.

In questo contesto, il CNAIDS si è fatto promotore di un programma nazionale di monitoraggio dei sottotipi e delle forme ricombinanti di HIV e dei virus HBV e HCV che circolano nella popolazione generale italiana e in popolazioni “fragili”, quali quelle dei migranti e dei detenuti, così come suggerito dall’Unione Europea e dall’OMS.