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Back Sperimentazione animale: due report sui metodi alternativi nella valutazione dei nanomateriali

Primi risultati del progetto NAMS4NANO: le New Approach Methodologies (NAM) più che semplici “alternative alla sperimentazione animale”

Attualmente la valutazione dei rischi per la salute nel settore degli alimenti, dei mangimi, delle sostanze chimiche e dei prodotti di consumo richiede ancora in molti casi dati prodotti mediante studi sugli animali. Tuttavia, scienziati di tutto il mondo continuano a lavorare nella prospettiva del cosiddetto principio delle 3R al fine di sostituire la sperimentazione animale (Replacement) e, laddove questo non sia (ancora) possibile, di ridurre il numero degli animali (Reduction) e la loro sofferenza durante gli esperimenti (Refinement) nella misura possibile. Le New Approach Methodologies (NAM), che utilizzano una varietà di tecnologie e metodologie come colture cellulari, test (bio)chimici e simulazioni al computer, giocano un ruolo centrale in questo contesto.

Le New Approach Methodologies per la valutazione del rischio per la salute dei nanomateriali

Nel progetto di ricerca NAMS4NANO, finanziato dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), scienziati dell’Iss e di altre nove istituti di ricerca hanno collaborato sotto la guida dell’Istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi (BfR) per produrre un’analisi sistematica delle NAM esistenti sulla valutazione dei rischi per la salute dei nanomateriali. Sono state identificate più di 260 singole NAM, molte delle quali potrebbero già fornire risultati affidabili per supportare la valutazione del rischio dei nanomateriali. Ciononostante, finora molte di queste NAM sono state poco usate nel contesto delle valutazioni del rischio in quanto la maggior parte di esse non è stata ancora validata e non è quindi disponibile come linea guida (Test Guideline) dell'OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico). Lo sviluppo e l’adozione delle linee guida OCSE è un processo che richiede molto tempo e molte risorse. Pertanto, il consorzio di ricerca NAMS4NANO ha concepito una proposta iniziale in merito a come le NAM esistenti possano essere integrate più rapidamente nella valutazione del rischio. I ricercatori suggeriscono una procedura di riconoscimento accelerata per la qualificazione delle NAM esistenti, con la quale un panel di esperti EFSA possa esaminare la maturità di specifiche NAM per il loro l’impiego nel contesto regolatorio. Se i dati disponibili per queste NAM sono sufficienti a provare la loro affidabilità e pertinenza, esse possono essere considerate valide per dare risposta a specifici e ben definiti quesiti nell’ambito della valutazione del rischio nei settori degli alimenti e dei mangimi. Inoltre, questa cosiddetta ‘qualificazione’ consente di meglio guidare lo sviluppo dei metodi, in quanto nel processo di qualificazione possono essere avanzate delle raccomandazioni per l’ottimizzazione di NAM che non sono ancora abbastanza mature. In questo modo, nuovi metodi possono essere applicati molto più prontamente del passato, almeno in certe procedure di valutazione del rischio che integrano più tipologie di dati e in aree e contesti d’uso definiti, dove possono aiutare a ridurre ulteriormente il numero di esperimenti sugli animali.

Tuttavia, il team di esperti di NAMS4NANO sottolinea che nel contesto della valutazione del rischio la sperimentazione animale non sarà sostituita dalle NAM nel breve periodo. Per quanto ad oggi prevedibile, alcuni aspetti e quesiti valutativi continueranno a richiedere indagini in un organismo vivente.

 


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