Diabete di tipo 1
Il diabete tipo 1 (DT1) rappresenta circa il 10% dei casi di diabete. È detto anche diabete giovanile o insulino-dipendente, per distinguerlo dal tipo 2 (detto anche dell'adulto), in quanto insorge, di solito, in giovane età e l’unico trattamento possibile è quello con insulina.
Il DT1 è una condizione cronica che si manifesta con un aumento dei livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) rispetto ai valori normali dovuto alla mancata produzione di insulina da parte del pancreas.
I livelli di glucosio nel sangue (glicemia) dopo 8 ore di digiuno sono normalmente inferiori a 100 mg/dl. Si fa diagnosi di diabete se la glicemia a digiuno è superiore a 126 mg/dl per almeno due volte oppure se la glicemia è superiore a 200 mg/dl dopo carico orale di 75 grammi di glucosio.
I sintomi tipici causati dal diabete di tipo 1 sono:
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necessità di bere frequentemente
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necessità di urinare più frequentemente del solito, in particolare di notte
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sensazione di stanchezza
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perdita di peso e della massa muscolare
I sintomi del diabete di tipo 1 di solito si sviluppano molto rapidamente nei giovani (in pochi giorni o settimane). Negli adulti, il diabete di tipo 1 è più raro e i sintomi si sviluppano più lentamente (un paio di mesi).
Questi sintomi si verificano a causa della mancanza di insulina, un ormone prodotto dal pancreas che regola i livelli di glucosio nel sangue. In sua assenza il glucosio non entra all'interno delle cellule e, quindi, i suoi livelli nel sangue aumentano, privando le cellule di una importante fonte di energia. Il glucosio in eccesso è eliminato con le urine e, quindi, la persona con diabete urina più spesso e, di conseguenza, beve più del solito.
Il DT1 è causato da un’alterazione del sistema immunitario che riconosce erroneamente come estranee le cellule beta (β-cellule) del pancreas che producono insulina producendo auto-anticorpi che causano morte cellulare con conseguente mancata produzione di insulina.
Non si conosce esattamente quale sia la causa che porti il sistema immunitario ad attaccare queste cellule del pancreas: numerosi studi hanno indagato possibili fattori virali, alimentari o ambientali senza giungere, ad oggi, a conclusioni certe sulle cause della malattia. Le persone con diabete di tipo 1 hanno spesso familiari con diabete e ciò fa pensare che il fenomeno autoimmune contro le cellule del pancreas possa avere una base genetica. Una persona con un parente stretto come, ad esempio, un genitore, un fratello o una sorella con diabete di tipo 1, ha una probabilità di circa il 6% di sviluppare la stessa malattia. Il rischio per le persone che non hanno familiari con diabete è di poco inferiore allo 0,5%.
Il DT1 si manifesta quando le cellule che producono insulina sono state distrutte dal sistema immunitario. Tuttavia, già anni prima delle manifestazioni cliniche è possibile riscontrare nel sangue alcuni auto-anticorpi diretti contro queste cellule. Questi auto-anticorpi sono: anti-insula pancreatica (ICA), anti-decarbossilasi dell’acido glutammico (GAD), anti-insulina (IAA), anti-tirosina fosfatasi (IA-2A) e anti-trasportatore dello zinco 8 (ZnT8).
È stato dimostrato da numerosi studi che nella prima fase del DT1 sono presenti nel sangue solo gli auto-anticorpi anche se i valori della glicemia appaiono ancora normali. La presenza di uno qualsiasi tra i quattro auto-anticorpi fa ipotizzare che nel 20% dei casi si possa sviluppare DT1 entro 10 anni, mentre la presenza di due o più anticorpi si associa ad un rischio di evoluzione a diabete superiore all’80% entro 10 anni, ovvero ne attesta la quasi certezza di sviluppo futuro. L’assenza di questi autoanticorpi indica la sostanziale assenza di rischio per il DT1 autoimmune.
La terapia del diabete tipo 1 è legata all’utilizzo di insulina che è attualmente disponibile in numerose formulazioni e con dispositivi di somministrazione che facilitano in maniera molto efficace il controllo dei livelli di glicemia.
Il diabete tipo 1 può causare importanti complicanze sia in acuto, soprattutto nella fase di esordio quando ciò non si è ancora fatta la diagnosi, che in cronico, cioè nel corso degli anni, con danni a carico di cuore, vasi sanguigni, reni, occhio e nervi.
Per questi motivi è molto importante che il diabete sia diagnosticato il più presto possibile per iniziare rapidamente le cure e che la persona con diabete sia indirizzata a un centro specializzato per la cura e il controllo della malattia.
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