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Le basi biologiche del pregiudizio: una ricerca sui gemelli di Trieste
ISS 19 giugno 2014
Promosso dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) con la collaborazione del Registro Nazionale Gemelli, inizia a Trieste un nuovo studio che si propone di indagare in quale misura le componenti del pregiudizio possano essere espresse su base biologica.
Si sa che il pregiudizio influenza le decisioni che vengono prese in numerosi campi: la nostra percezione degli altri è profondamente radicata in meccanismi spesso difficilmente controllabili, che riflettono la nostra esperienza, i principi in cui crediamo e le nostre reazioni emotive, spesso associati anche a stereotipi culturali. C’è un filone di ricerca su cui stanno lavorando i neuroscienziati sociali che sembra però mostrare come i pregiudizi siano influenzabili da fattori diversi. Capire i meccanismi che generano il pregiudizio è importante per poter migliorare l’integrazione nella società.
Questo progetto si propone di studiare, con un approccio integrato, le basi biologiche della percezione degli altri individui (di etnia simile o diversa dalla nostra). In particolare lo studio, analizza le interazioni tra fattori comportamentali, fisiologici e neurologici, e mira ad indagare i meccanismi cerebrali coinvolti nei giudizi sociali e in alcune componenti del pregiudizio. Confrontando i risultati ottenuti dai gemelli monozigoti, identici da un punto di vista genetico, con quelli dei gemelli dizigoti, simili tra loro come due normali fratelli, è possibile infatti capire quali processi siano principalmente determinati da una componente genetica e quali invece siano determinati da componenti culturali/ambientali e perciò più malleabili. In altre parole, l’utilizzo della popolazione dei gemelli permette di individuare in che modo la genetica e la cultura contribuiscano ad alimentare ai nostri pregiudizi.
Il Registro Nazionale Gemelli sta invitando a partecipare a questo studio tutte le coppie di gemelli dello stesso sesso, tra i 18 e i 40 anni, residenti nella provincia di Trieste.
La ricerca si svolgerà presso la SISSA di Trieste, prestigiosa Scuola italiana di studi postuniversitari, polo di riferimento europeo per la ricerca scientifica nel campo della Fisica, delle Neuroscienze e della Matematica, che proprio nel settore delle neuroscienze cognitive-sociali affronta tematiche complesse con ricercatori che provengono dalla psicologia, biologia, fisica, ingegneria, medicina e filosofia.
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