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Alimentazione: per saperne di più
ISS 09/05/2008
Quali sono i pericoli della presenza di microrganismi negli alimenti?
I nostri alimenti contengono milioni di microrganismi saprofiti che assumiamo con il consumo allo stato crudo di frutta, verdura, salumi, formaggi e che svolgono importanti funzioni nei processi digestivi. Esiste però il pericolo della presenza di microrganismi patogeni (salmonella, listeria, clostridi, coli) che sono causa di gravi tossinfezioni o malattie infettive. Si tratta di problemi che sono spesso sottovalutati e che invece richiedono molta attenzione nella produzione e manipolazione degli alimenti.
Come possiamo difenderci?
Un ruolo molto importante nella prevenzione può essere esercitato dagli stessi consumatori che dovrebbero prestare attenzione a livello domestico. Lavando bene, per esempio, frutta e verdura.
Esistono metodi di cottura pericolosi?
I sistemi di cottura dei cibi possono dare origine a diverse sostanze chimiche alcune delle quali possiedono caratteristiche tossicologiche. E’ il caso degli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) che si formano nei processi di combustione tipici dei cibi cotti alla brace o dei tanti prodotti derivanti dai lunghi processi di cottura, come arrosti o brasati.
Non tutti i cibi sono tollerati dal nostro organismo. Come fare per conoscere quali sono?
Le allergie e le intolleranze alimentari sono forse i principali problemi legati alla sicurezza degli alimenti. Queste patologie comportano costi sociali molto importanti e la loro conoscenza è fondamentale per avviare seri piani di profilassi per conoscere le proprie intolleranze, evitare malesseri e migliorare l’educazione alimentare.
L’acqua può contenere pericoli per la salute?
L’acqua è di fondamentale importanza per la nostra alimentazione sia per il suo insostituibile ruolo fisiologico, che come apporto di alcuni oligoelementi. Insieme con questi ultimi però possono essere veicolati con l’acqua numerosi contaminanti chimici e microbiologici ed il problema si potrebbe acuire se dovesse decrescere la disponibilità di acqua potabile e “riciclare” l’acqua dei fiumi o dei laghi che ricevono anche le acque reflue degli usi domestici. Basti pensare alle grandi quantità di farmaci eliminati con le urine e che finiscono nei corsi d’acqua superficiali
Sala Stampa
pres Focus