In rilievo
Interferenti endocrini: l’estrogeno beta come “Mr. Jeckyll e Mr. Hyde”
ISS 6/07/07
Gli ormoni, nel loro percorso all’interno del corpo umano attraverso la circolazione sanguigna, vengono riconosciuti e agganciati
da molecole situate nei vari organi e tessuti, chiamate recettori. Questi, prima si legano all’ormone e poi lo conducono ad una determinata cellula bersaglio assegnandole quindi una specifica funzione. I ricercatori del Dipartimento di Sanità Alimentare e Animale dell’Istituto Superiore di Sanità hanno tenuto sotto osservazione, nei loro studi sui interferenti endocrini (IE), il recettore estrogeno beta, bersaglio preferenziale dei fitoestrogeni, composti di origine naturale (isoflavoni della soia ad esempio) ben conosciuti in quanto utilizzati nella menopausa come terapia sostitutiva e il cui apporto potrebbe risultare protettivo nei confronti di alcuni tipi di tumore come quelli alla mammella e alla prostata. Dall’indagine, pubblicata sulla versione on line della rivista Chemical Biological Interactions, è emerso che questo recettore si comporta in realtà come una sorta di Mr. Jeckyll-Hyde
in quanto può essere bersaglio anche del lindano (e verosimilmente di altri IE), un pesticida bandito a livello comunitario già dagli anni Settanta, ma ancora incluso nei programmi di monitoraggio nazionale a causa della sua elevata permanenza nell’ambiente.
L’esperimento, condotto in vivo su topine gravide e poi in vitro, ha dato il medesimo risultato, confermando il coinvolgimento del recettore estrogeno beta negli effetti riproduttivi di contaminanti alimentari, indicando perciò la necessità di proseguire sulla strada della prevenzione, nel campo specifico dei fattori di rischio alimentari e ambientali per la salute di donne in età fertile e bambini.
Sala Stampa
pres Focus