In rilievo
Pma, i bisogni dei pazienti in un’indagine dell’Iss
ISS- 21/05/07
. Carenza di informazioni, mancanza di un elenco di strutture specializzate, scarsa conoscenza delle tecniche e dei trattamenti. Sono questi i problemi più rilevanti per le coppie che decidono di avere un figlio tramite la procreazione medicalmente assistita (Pma). La fotografia dei loro bisogni è stata scattata dall’Istituto Superiore di Sanità nel corso di un’indagine pubblicata sul sito del Registro della procreazione medicalmente assistita pubblica.
Innanzitutto l’informazione: il primo bisogno è quello di saperne di più sull’infertilità, sulle tecniche, sui trattamenti e sui centri di Pma. Poi, le strutture: le coppie lamentano la mancanza di un elenco di tutte le strutture che applicano tecniche di Pma operanti nel territorio nazionale e regionale. E, di conseguenza, mancano, a loro giudizio, tutte le informazioni necessarie per poter scegliere il centro più adatto.
Poco o nulla sanno sui diversi tipi di trattamento esistenti: le diverse tecniche (inseminazione semplice, fecondazione in vitro, microiniezione intraovocitaria), le varie tappe di ogni trattamento, i tempi, le analisi e gli esami da fare, i possibili interventi, quando ha senso riprovare un altro trattamento e quando invece dire basta.
Tra il personale sanitario, le coppie hanno indicato come fonte di informazione degna di fiducia soprattutto il ginecologo, da cui si aspettano non solo informazioni serie e affidabili, ma anche una certa carica di serenità e tranquillità. Poca fiducia invece si ripone nel medico di base, visto dai più come una figura distante dall’ambito della procreazione assistita. Più affidabili gli operatori non medici, quali ostetrici e infermieri.
Ma non è solo l’informazione a mancare. Forte è il bisogno anche di una comunicazione adeguata. Le coppie vogliono diagnosi chiare, semplici e precise. Vogliono avere il tempo di fare domande e si aspettano risposte personalizzate. Vogliono soprattutto che le informazioni siano omogenee, non condizionate da interessi economici, credo religiosi e altro.
Molto apprezzati sono i programmi televisivi e radiofonici che parlano di procreazione medicalmente assistita, creando così maggiore consapevolezza tra le persone. Ma è soprattutto sul web che passano le informazioni, in particolare attraverso forum e blog. Tanto che molte coppie hanno espresso il desiderio di un sito web governativo a garanzia dell’informazione fornita. L’idea di un sito supportato dal Registro nazionale e dall’Istituto Superiore di Sanità è accolta con entusiasmo perché rappresenterebbe uno spazio ufficiale dove poter trovare informazione accreditata.
Infine, quello che urge è anche il sostegno psicologico, richiesto in tre diverse forme: il sostegno psicologico qualificato, quello offerto dall’operatore che li segue nel percorso della Pma e il sostegno tra pari offerto da altre coppie che già hanno vissuto o stanno vivendo la stessa esperienza.
Sala Stampa
pres Focus