Eventi
Settimana Europea delle Vaccinazioni
ISS 26 aprile 2012
La settimana dal 21 al 27 Aprile è dedicata ad una riflessione sull’importanza delle vaccinazioni che, anche in Italia, hanno evitato molti casi di malattia.
In un qualsiasi anno prima dell'uso esteso dei vaccini in Italia si registravano circa 3.000 casi di poliomielite, circa 12.000 di difterite, circa 700 casi di tetano, circa 60.000 casi di morbillo e 30.000 di pertosse. Sconfiggere alcune delle più terribili minacce per un bambino (ed i suoi genitori) degli anni '50 è stato possibile, grazie alla disponibilità e all'uso esteso delle vaccinazioni così si apre il
La vaccinazione è lo strumento cardine su cui si basa l’eliminazione del morbillo e della rosolia congenita per il 2015. Molte attività sono state messe in campo, tra cui l’avvio di una sorveglianza speciale.
Situazione epidemiologica del morbillo in Italia
Il morbillo è una malattia di origine virale, altamente contagiosa, caratterizzata da esantema e febbre elevata e tutt’altro che benigna in molti casi (ad esempio il virus del morbillo può causare gravi complicanze come l’encefalite in un caso ogni mille ed è stato riconosciuto avere un ruolo etiologico nella Panencefalite Sclerosante Subacuta, quasi scomparsa dall’introduzione estesa della vaccinazione).
Nell’ultima estesa epidemia di morbillo documentata nel 2002 ed perdurata anche nel 2003, nella regione Campania furono stimati circa 40.000 casi di morbillo con centinaia di ricoveri ospedalieri e decine di casi di polmoniti e encefalopatie. In quello stesso periodo in Italia furono registrati 8 decessi per morbillo. Da allora fu definito, in accordo con le raccomandazioni anche di livello internazionale, un piano di riduzione dell’incidenza della malattia per arrivare ad un successivo azzeramento dei casi contagiati nel nostro Paese. La strategia per raggiungere l’obiettivo si basa sull’utilizzo esteso della vaccinazione morbillo-parotite-rosolia (MPR) somministrata in due dosi entro i 6 anni di età. Nel 2010 tale piano è stato reiterato e aggiornato.
In seguito a tali iniziative la frequenza del morbillo è notevolmente diminuita nel periodo successivo al 2002, raggiungendo un minimo storico nel 2005, tuttavia la numerosità di soggetti sfuggiti alla vaccinazione in età pediatrica e che ora sono adolescenti e giovani adulti continua a sostenere la trasmissione autoctona dell’infezione e l’innescarsi di epidemie.
Dal 2007 è stata introdotta in Italia una sorveglianza speciale del morbillo, che affianca la notifica ordinaria e prevede anche l’accertamento di laboratorio per i casi segnalati.
I dati disponibili indicano che la persistente presenza di estese sacche di soggetti non vaccinati crea l’opportunità per l’insorgere di numerosi focolai epidemici con relativi casi con complicanze.
Dai disponibili presso il CNESPS ISS (che coordina le rilevazioni epidemiologiche della sorveglianza speciale) risulta che da aprile 2007, data di avvio della sorveglianza speciale, ad oggi sono stati registrati 12751 casi di morbillo classificati come confermati, possibili e probabili (vedi la curva epidemica allegata sotto). Anni di elevata incidenza sono stati il 2008 e il 2011.
A conferma dell’accumulo dei suscettibili tra i giovani adulti è l’età mediana dei casi registrati: 18 anni.
Il 25% (2885/11555) dei casi segnalati sono stati ricoverati. Sono state registrate 252 polmoniti, 1 meningite, 12 encefaliti, 14 convulsioni, 19 casi di trombocitopenia. Due casi sono deceduti (uno nel 2008 e uno nel 2012)
Dalla registrazione dei ricoveri ospedalieri (banca dati SDO) la numerosità di quelli attribuiti al morbillo rimane elevata per gli anni più recenti disponibili, confermando la circolazione dell’infezione. Negli anni “epidemici” recenti (ad esempio il 2008) il numero di ricoveri registrato nella base dati SDO è doppio rispetto a quanto registrato dalla sorveglianza speciale e supera il migliaio di casi.
La vaccinazione MPR inoltre viene utilizzata per azzerare il rischio di infezione di Rosolia in gravidanza e quindi di casi di rosolia congenita. Purtroppo in Italia si verificano ancora tali casi che sarebbero del tutto prevenibili.
Parlare di vaccinazioni è importante perchè l’adesione all’offerta di vaccinazione sia consapevole e ponderata. Molta attenzione viene posta alla sicurezza delle vaccinazioni che vanno continuamente valutate a fronte dei rischi che comporta la malattia prevenibile.
Il Ministero della Salute -
ECDC ha realizzato un
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