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Le infezioni da E. coli produttore di verocitotossina (VTEC/STEC/EHEC)
ISS 03/06/2011
• I ceppi di E.coli produttori di verocitotossina o Shiga-tossina (VTEC oppure STEC) sono patogeni enterici che producono una potente tossina responsabile di gravi forme morbose nell’uomo. Esistono numerosi sierotipi VTEC, individuati attraverso gli antigeni somatico O e flagellare H. Sebbene si conoscano oltre 100 sierotipi VTEC, solo alcuni sono stati associati frequentemente a malattia grave nell’uomo Tra questi, il più noto e diffuso è il sierogruppo O157 seguito da O26, O145, O111, O121, O103. Tali sierogruppi sono generalmente caratterizzati dalla presenza di fattori di virulenza aggiuntivi alla VT, in particolare la capacità di aderire e colonizzare la mucosa intestinale (gene eae) e vengono chiamati entero-emorragici (EHEC) in relazione alla malattia clinica che causano nell’uomo.
• La manifestazione clinica associata ad infezione da VTEC varia dalla diarrea acquosa, alla colite emorragica e alla Sindrome Emolitico Uremica (SEU). Quest’ultima è la manifestazione più grave delle infezioni da VTEC e colpisce soprattutto i bambini. È generalmente legata agli stipiti VTEC produttori di vero tossina di tipo 2 (portatori del gene vtx2).
• La SEU rappresenta la causa più importante di insufficienza renale acuta nell’età pediatrica, in particolare nei primi anni di vita. È caratterizzata da anemia emolitica, piastrinopenia e insufficienza renale acuta di grado variabile, sino alla necessita di trattamento dialitico sostitutivo. Il 25% - 30% dei pazienti colpiti da SEU può essere interessato da complicazioni neurologiche. Nella fase acuta, la SEU può essere fatale nel 3-5% dei casi ed una percentuale simile può sviluppare insufficienza renale cronica.
L’Epidemiologia
Le infezioni da ceppi di E. coli enteroemorragici produttori di verocitotossina costituiscono un problema di sanità pubblica in tutto il mondo industrializzato. Negli USA, si stima che questi batteri causino circa 100.000 infezione e 90 decessi ogni anno.
Questi microrganismi sono stati implicati in gravi epidemie di origine alimentare in Nord America, Europa, Australia e Giappone. Tutti questi episodi epidemici hanno coinvolto un gran numero di persone con un pesante impatto sull'opinione pubblica e hanno visto implicati carni poco cotte, latte non pastorizzato e vegetali da consumare crudi, come germogli, lattuga, spinaci.
In Europa, la più alta incidenza di infezione da E.coli O157 si registra in Gran Bretagna, con importanti epidemie quale quella verificatasi in Scozia nel 1996, con circa 500 casi e 20 decessi in maggioranza tra soggetti anziani. In Europa continentale le infezioni causate da EHEC appartenenti a sierogruppi diversi dall’O157, definiti nel loro insieme “non-O157”, sembrano essere più frequenti che in Gran Bretagna e Nord America. Inoltre la frequenza di episodi epidemici e gli studi epidemiologici sull’incidenza della SEU, la manifestazione clinica più grave e caratteristica delle infezioni da EHEC, suggeriscono l’esistenza di una diversa distribuzione geografica, con un’incidenza delle infezioni più alta nell'Europa centrale rispetto ai paesi Scandinavi e al bacino del Mediterraneo. Più scarse sono le informazioni disponibili sulla situazione in Europa orientale.
Nell'Unione Europea, nel 2008, un totale di 3.159 notifiche di infezione da VTEC e 146 casi di SEU sono stati segnalati dal Centro europeo per il controllo delle malattie (ECDC) e inclusi nella relazione congiunta EFSA-ECDC sulle zoonosi. Tuttavia queste cifre potrebbero rappresentare una sottostima della vera incidenza, in quanto in molti paesi dell'UE non vi è l’obbligo di notifica della SEU e la diagnosi di laboratorio delle infezioni è problematica. Pertanto, la reale incidenza della SEU così come il numero di infezioni da VTEC può essere sottostimato, e il reale peso delle malattie correlate ai VTEC rimane ancora sconosciuto.
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