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Rapporto OsMed 2008: stabile la spesa del SSN, in aumento il consumo di farmaci
ISS 09/07/09
Acquistare ed assumere un farmaco è diventato per il cittadino italiano un atto tra i più consueti. E’ questa la conclusione del Rapporto OsMed che, ogni anno, fotografa la dinamica della prescrizione, del consumo e della spesa farmaceutica, pubblica e privata, in Italia.
Dall’analisi del 2008 emerge infatti che consumiamo in media una dose e mezzo di farmaco al giorno, con un trend che ha fatto registrare una crescita del 60% dal 2000. Complice il peso delle patologie croniche legato all’invecchiamento della popolazione, ma anche atteggiamenti e abitudini di tipo socio-culturale. Nel complesso la spesa farmaceutica totale, comprensiva della prescrizione territoriale e di quella erogata attraverso le strutture pubbliche (ASL, Aziende Ospedaliere, Policlinici Universitari, ecc.) è stata di 24,4 miliardi di euro circa, di cui il 75% rimborsata dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN). In media, per ogni cittadino italiano, lo Stato ha speso 410 euro per un periodo di trattamento di 537 giorni. Come ogni anno, inoltre, in cima alla classifica dei farmaci più utilizzati, compaiono quelli del sistema cardiovascolare, con oltre 5 miliardi di euro di spesa, coperti per il 93% dal SSN. Seguono: i farmaci gastrointestinali (13% della spesa), i farmaci del sistema nervoso centrale (12,1%), gli antimicrobici (11%) e gli antineoplastici (11%). Questi ultimi sono erogati sostanzialmente per intero (99,2% della spesa) a carico del SSN e prevalentemente attraverso le strutture pubbliche. Al contrario, i farmaci dermatologici (per l’88% della spesa), i farmaci genito-urinari ed ormoni sessuali (54,5%) e i farmaci dell’apparato muscolo-scheletrico (54,3%) sono le categorie maggiormente a carico dei cittadini.
L’identikit degli assistiti
La spesa pro capite di una persona sopra i 75 anni è di oltre 12 volte superiore a quella di una persona di età compresa fra 25 e 34 anni (la differenza diventa di 16 volte in termini di dosi). I cittadini con più di 65 anni, inoltre, assorbono circa il 60% della spesa e delle DDD. La prevalenza d’uso è del 71%, con una differenza tra uomini e donne (66% e 76% rispettivamente), queste ultime presentano un livello di consumo dell’8% superiore a quello degli uomini. Alti livelli di esposizione si osservano nei bambini e negli anziani: circa 8 bambini su 10 ricevono in un anno almeno una prescrizione. Quasi sempre antibiotici e antiasmatici.
Gli equivalenti o unbranded
Aumenta la prescrizione dei farmaci equivalenti, passata dal 13% delle DDD/1000 abitanti die nel 2002, al 43% delle dosi nel 2008. Un incremento dovuto alla scadenza brevettuale di alcuni principi attivi molto prescritti tra cui il ramipril, da solo e in associazione a idroclorotiazide, l’amlodipina e la claritromicina.
La spesa farmaceutica
La spesa farmaceutica territoriale complessiva, pubblica e privata, nel 2008 è stabile rispetto al 2007, mentre quella a carico del SSN è diminuita dell’1% a causa dell’aumento del ticket (+20%) e di una diminuzione dei prezzi (-6,9%). Quest’ultima dovuta a forme diverse di distribuzione quali la distribuzione diretta e per conto. La Calabria con 277 euro pro capite è la Regione con il valore più elevato di spesa pubblica per farmaci di classe A-SSN mentre la Provincia Autonoma di Bolzano con 149 euro è quella con la spesa minore.
La spesa relativa ai farmaci erogati attraverso le strutture pubbliche, pari a 5,6 miliardi di euro, rappresenta circa un quarto della spesa complessiva per farmaci in Italia nel 2008. La variabilità regionale della quota di spesa per questi farmaci è compresa tra il 17% della Calabria ed il 31% della PA di Bolzano. Questa variabilità riflette anche diverse possibili scelte nelle modalità di distribuzione di alcuni farmaci. Il maggior livello di spesa riguarda i farmaci antineoplastici ed immunomodulatori (2,1 miliardi di euro), seguiti dagli antimicrobici per uso sistemico (1,2 miliardi) e dagli ematologici (923 milioni di euro).
Il consumo dei medicinali
Per quanto riguarda il consumo farmaceutico territoriale di classe A-SSN, questo risulta cresciuto del 4,9% rispetto al 2007: in altre parole, ogni mille abitanti sono state prescritte 924 dosi di farmaco al giorno (erano 580 nel 2000). Attraverso le farmacie pubbliche e private sono stati acquistati nel 2008 complessivamente 1,8 miliardi di confezioni (circa 30 per abitante).
Tutte le categorie terapeutiche, ad eccezione dei farmaci del sistema respiratorio e degli antineoplastici, fanno registrare un incremento delle dosi prescritte rispetto al 2007. Tra quelle a maggior consumo i farmaci del sistema cardiovascolare aumentano del 5,2%. Incrementi nella prescrizione si rilevano anche per i gastrointestinali (+9,2%), per gli ematologici (+4,4%) e per i farmaci del sistema nervoso centrale (+4,7%). Le statine continuano ad essere il sottogruppo a maggior spesa (15,4 euro pro capite) con un aumento del 15% delle dosi e una diminuzione del 5,8% della spesa, seguite dagli inibitori di pompa (14,2 euro pro capite). Aumenti nella spesa si osservano per gli antagonisti dell’angiotensina II da soli o in associazione con i diuretici (rispettivamente +9,8% e +14%), le insuline ed analoghi (+11,5%), gli antiepilettici (+10,8), i beta2 agonisti in associazione (+8,9%), i bifosfonati orali e iniettabili (+9,3%).
La sostanza più prescritta nel 2008 è risultata essere il ramipril (43,9 DDD/1000 abitanti die). A seguire l’acido acetilsalicilico usato come antiaggregante piastrinico (40,5 DDD/1000 abitanti die) e l’atorvastatina (27,7 DDD/1000 abitanti die).
Sala Stampa
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