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Quando la ricerca scientifica agevola ricercatori e industria farmaceutica per approntare nuovi vaccini
Firenze, 25 marzo 2009 – Un test di diagnosi molecolare che non ha solo il pregio di individuare in un paio di ore malattie infettive invasive batteriche quali meningiti e polmoniti, ma diventa un vero e proprio “osservatorio epidemiologico” sui sierotipi di pneumococco presenti nella popolazione pediatrica. E’ il significativo risultato che in occasione del Congresso della Società Italiana di Infettivologia Pediatrica (SITIP), in corso in questi giorni a Firenze, verrà illustrato dalla professoressa Chiara Azzari nell’ambito dello studio realizzato insieme al dottor Massimo Resti e alla dr.ssa Maria Moriondo.
Il test di diagnosi molecolare scoperto, sviluppato e brevettato all’Ospedale Pediatrico Meyer, come sottolineano i tre ricercatori nel loro studio, ha permesso di “fotografare” quali agenti batterici sono presenti con maggiore frequenza. Oltre a tutti quei sierotipi che possono essere contrastati con efficacia dai vaccini ora a disposizione di tutti, la loro ricerca ha evidenziato in modo chiaro anche la presenza frequente di altri sierotipi di pneumococco, al momento non contrastati dai vaccini oggi disponibili.
E come avviene in tutte le scoperte importanti, il test rapido di diagnosi molecolare, sta consentendo alla ricerca scientifica e all’industria farmaceutica italiana di sviluppare e molto presto di mettere in commercio vaccini davvero mirati.
Quali sono dunque quei sierotipi che finora sono sfuggiti alla prevenzione? Prima di tutti il sierotipo 1, estremamente ricorrente in molti tipi di polmoniti, seguito dal 19A, che non solo causa polmoniti e meningiti, ma spesso è anche resistente agli antibiotici, e altri ancora. Tipologie di batteri su cui i ricercatori lavorano per dare, entro tempi brevissimi, risposte vaccinali.
I dati emersi grazie al nuovo test nel progetto di diagnosi effettuato al Meyer per conto del Ministero della Salute per tutta la popolazione pediatrica italiana, sono quelle “armi” in più che permetteranno notevoli progressi nella prevenzione.
Sala Stampa
pres News