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Casa dolce casa? Non sempre. Secondo il rapporto dell’ISS sugli incidenti domestici ogni anno finiscono al pronto soccorso 1 milione e 728.000 italiani
ISS - 23/05/2008
Anche la casa a volte può essere un pericolo per la nostra salute. Ogni anno in Italia gli incidenti domestici mandano al pronto soccorso 1 milione e 728.000 italiani, 130.000 vengono ricoverati e 7.000 non sopravvivono. I dati, relativi al biennio 2005-06, sono stati elaborati dal SINIACA, il Sistema Informativo Nazionale sugli Incidenti in Ambiente di Civile Abitazione attivo presso il Dipartimento Ambiente dell’l’Istituto Superiore di Sanità.
Tra le attività del SINIACA vi è l’avvio di una sorveglianza degli incidenti domestici basata sugli arrivi in pronto soccorso ospedaliero (PS) in un campione di 30 centri di PS distribuiti sul territorio nazionale, per un totale di oltre 55.000 casi osservati. Un terzo di questi centri ha partecipato alla rete europea di sorveglianza degli incidenti: IDB (Injury DataBase).
Gli ultimi risultati della sorveglianza vengono presentati sabato 24 maggio 2008 al congresso “Le sfide del Galliera 2008”, nell’ambito delle celebrazioni per i 120 anni degli Ospedali Galliera di Genova il cui pronto soccorso insieme a quello del Gaslini fa parte del Sistema di Sorveglianza Nazionale degli Infortuni in Ambiente di Civile Abitazione (SINIACA) per la Regione Liguria.
Gli incidenti più frequenti osservabili in pronto soccorso sono causati da:
caduta: 40 per cento
ferite da taglio o punta:15 per cento
urti o schiacciamenti: 12 per cento
Tra i ricoverati per incidente in casa oltre il 70 per cento è caduto, tra questi ultimi il 75 per cento ha 65 anni e più e per la maggior parte si tratta di donne (56 per cento). Si può stimare anche, sulla base delle statistiche correnti, che le cadute degli ultra-settantacinquenni determinino il 65 per cento di tutte le morti per incidente domestico.
Altre cause quali il rischio di soffocamento o l’avvelenamento ed intossicazione, pur essendo raramente osservabili in pronto soccorso, nella casistica SINIACA sono, dopo la caduta, le prime cause di ricovero ospedaliero per i bambini da 1 a 4 anni, pari rispettivamente al 9 ed 7 per cento dei ricoveri di queste età; da notare che in età pre-scolare il soffocamento e l’annegamento costituiscono la prima causa di mortalità domestica nei bambini determinando nel complesso il 50 per cento delle morti. Dai dati dei centri anti-veleni che partecipano alla sorveglianza dell’ISS sull’esposizione a sostanze tossiche risulta che il 90 per cento delle esposizioni avviene in ambito domestico e nello studio pilota condotto in occasione delle Olimpiadi invernali di Torino 2006 si è osservato che ad essere esposti erano nel 40 per cento dei casi bambini di 6 o meno anni d’età.
La gran parte degli infortunati giunti in pronto soccorso sono giovani ed adulti tra i 15 ed i 64 anni d’età (56 per cento) e tra loro il 56 per cento sono donne. Tuttavia, si tratta di lesioni non gravi che non necessitano di assistenza in PS (codice priorità bianco) o le cui vittime possono essere visitate dopo gli altri pazienti (codice priorità verde), nell’80 per cento dei casi. Nei bambini, invece, la proporzione di eventi gravi che richiedono assistenza immediata o comportano pericolo di vita (codici gialli e rossi) è del 38 per cento; anche il 32 per cento di anziani giunti in pronto soccorso ha ottenuto un’alta priorità di assistenza, questo perché gli anziani da soli rappresentano il 43 per cento di tutti i codici gialli di PS registrati. La casistica pediatrica e quella geriatrica è stata, quindi, giudicata in PS mediamente più grave di quella giovane ed adulta.
Gli uomini hanno un rischio di arrivare in pronto soccorso per incidente domestico maggiore delle donne a tutte le età fino ai 75 anni (in media il 35 per cento di probabilità in più), da questa età in poi il rapporto si inverte ed il rischio diventa maggiore per le donne (38 per cento in più in media). I gruppi a maggior rischio nella popolazione sono i bambini in età pre-scolare e gli anziani: il rischio di finire in pronto soccorso tra 1 e 4 anni è 3,7 maggiore che a 15-19 anni e 3,2 volte maggiore per gli ultra-ottantenni rispetto alla medesima classe di età. In media un bambino (fino ai 14 anni) ha il 50 per cento di probabilità in più di un giovane o un adulto di giungere in PS, per un anziano (oltre i 64 anni) tale valore sale al 60 per cento.
Il luoghi dell’abitazione in cui avvengono il maggior numero di incidenti sono gli spazi esterni della casa: in giardino e nel cortile avviene il 28 per cento degli incidenti domestici. Questo per effetto delle cadute, delle ferite da taglio e punta e degli urti; da notare che il 75 per cento delle punture e dei morsi di animale avviene in questi ambienti. Il 18 per cento dei soggetti con lesione da incidente domestico si trovava in camera da letto, soggiorno e altri locali interni alla casa; per loro nel 60 per cento dei casi si è trattato di caduta ed infatti il camminare è risultata la dinamica più frequente in questi ambienti (27 per cento), seguita dal lavoro domestico e dal fai da te (insieme il 17 per cento degli eventi) e dal gioco (14 per cento). L’altro locale in cui più frequentemente avvengono incidenti è la cucina (13 per cento dei casi): si tratta prevalentemente di ferite da taglio (36 per cento) e cadute (29 per cento); da notare che il 51 per cento di tutte le ustioni avvengono in cucina. Ambienti a rischio sono le scale ed il bagno in quanto, pur essendo meno frequentati degli altri locali della casa, concentrano un numero elevato di casi di incidente: 9 e 4 per cento rispettivamente. Sulle scale sono quasi tutte cadute (89 per cento).
Riguardo alla lesione principale diagnosticabile all’osservazione in pronto soccorso, per il 59, 2 per cento si è trattato di traumi superficiali, per il 12,6 per cento di fratture e schiacciamenti, per l’8,1 per cento di lussazioni e distorsioni agli arti, per il 3,5 di trauma cranico, 3,3 per cento di lesioni da corpo estraneo ed il medesimo valore di traumi interni e frattura del tronco, 2,1 per cento di ustioni.
I centri del SINIACA che hanno partecipato alla rilevazione europea degli incidenti hanno riportato anche le tipologie di prodotti coinvolti nell’incidente. Oltre il 70 per cento delle cadute avviene su strutture fisse quali parti di edificio, superfici esterne (anche naturali) ed installazioni sanitarie. Gli urti avvengono contro mobilio nel 21 per cento dei casi, contro parte di edificio nel 16 per cento, vegetazione nel 5 per cento. Le ferite da taglio e le punture sono provocate nel 17 per cento della casistica da posate e stoviglie, nel 16 per cento da animali, nel 14 per cento da attrezzi ed utensili, nel 13 per cento da schegge e pezzi di materiali che costituiscono anche il 68 per cento delle ferite da corpo estraneo. Il rischio di soffocamento viene determinato il 65 per cento delle volte da prodotti chimici, il 18 per cento da cibo ed il 6 per cento da articoli di igiene. Da prodotti chimici derivano anche il 60 per cento delle corrosioni che, per il resto dipendono in egual misura da prodotti farmaceutici e particelle di materiale (4 per cento ciascuna), cibo 3,8 per cento, etc. Per concludere le ustioni sono dovute per il 33 per cento a cibo bollente, per il 22 per cento ad esposizione a radiazioni naturali, per il 5 per cento a stoviglie bollenti e sempre per il 5 per cento all’uso di prodotti chimici.
Sala Stampa
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