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Acidi grassi della dieta: sviluppo del cervello e patologie neurologiche
a cura di Serafina Salvati*
I lipidi e i prodotti del loro metabolismo sono particolarmente importanti per lo sviluppo e la funzionalità del sistema nervoso. La dieta è una delle maggiori fonti lipidiche e variazioni nella sua composizione possono determinare alterazioni a livello cerebrale i cui effetti possono essere differenti in relazione alle varie fasi della vita. Sebbene risalgono a diversi decenni le prime osservazioni sulla bassa incidenza di malattie cardiovascolari nelle popolazioni che consumavano grassi derivanti da olii di pesce e quindi ricchi in acidi grassi della serie n-3, solo negli ultimi anni vi è stato un interesse esponenziale sul ruolo di specifici acidi grassi poliinsaturi della serie n-3 della dieta sullo sviluppo del cervello.
Presso il reparto di Alimentazione, Nutrizione e Salute del Dipartimento di Sanità Alimentare ed Animale, si stanno conducendo studi rivolti a comprendere il ruolo degli acidi grassi poliinsaturi sullo sviluppo delle diverse strutture cerebrali; a discriminare gli effetti dei singoli acidi grassi della stessa serie e a valutare i livelli di acidi grassi poliinsaturi che possono essere introdotti con la dieta senza innescare possibili effetti negativi. L'interesse è anche focalizzato sul ruolo che la dieta materna e quella dell'infanzia può avere nello sviluppo e nella prevenzione di alcune patologie. Agli studi sperimentali si affiancano collaborazioni con cliniche Pediatriche e Neurologiche. Nell'ambito di tale collaborazione il 30 maggio si è tenuta una conferenza del Prof. C. Agostoni, aiuto nel dipartimento di Pediatria dell'Ospedale San Paolo di Milano, grande esperto degli acidi grassi polinsaturi nell'alimentazione. Durante la conferenza è stato messo in evidenza il ruolo fondamentale degli acidi grassi n-3, in particolare quello del docosasenoico (DHA), sullo sviluppo del sistema nervoso e del processo visivo. Da qui le raccomandazioni di un adeguato apporto di DHA alla madre sia durante la gravidanza che durante l'allattamento e di un adeguato supplemento di DHA nel latte artificiale.
Gli acidi grassi della serie n-3 hanno anche un'azione antinfiammatoria e neuroprotettiva e per tale motivo vengono recentemente utilizzati come supporto terapeutico in un gran numero di patologie. Tra queste possiamo citare la fenilchetonuria, la fibrosi cistica, le malattie perossisomiali, ma anche disordini neurologici e comportamentali come l'autismo, la dislessia e il deficit di attenzione e iperattività (ADHD) che si associano spesso a diminuzione plasmatica di acidi grassi poliinsaturi.
* ricercatrice del Dipartimento di Sanità Alimentare ed Animale, ISS
Sala Stampa
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