Eventi
Diabete e ateriosclerosi, la prevenzione comincia a tavola
Contro il diabete di tipo 2, quello che sorge più di frequente in età matura, è meglio consumare
Lo studio ISS, i cui risultati preliminari verranno presentati nel corso del convegno "International Conference on Health Benefits of Mediterranean-style diet" in programma dal 18 al 21 maggio, a Roma, presso Montecitorio Eventi, ha evidenziato la relazione tra il consumo di diete arricchite di acidi grassi monoinsaturi (MUFA) e una riduzione dello stato pro-ossidante legato al pasto. La ricerca ha infatti confrontato, in pazienti diabetici di tipo 2, affetti da obesità di primo grado, gli effetti di una dieta arricchita con grassi saturi (SAFA - quelli presenti nei formaggi, nel burro, nello strutto, nei prodotti lattiero-caseari non scremati, in alcuni tagli di carne, negli insaccati e nelle margarine) con quelli di una dieta arricchita con grassi monoinsaturi (MUFA - quelli presenti negli oli vegetali e nei pesci di acqua fredda), sui livelli di ossidazione delle LDL plasmatiche, sia a digiuno che nella fase post-prandiale.
Si tratta di uno studio importante perché i dati epidemiologici indicano che il diabete di tipo 2 - la forma più frequente di questa patologia e tipica dell'età matura - si associa ad elevata incidenza di malattia cardiovascolare (CAD) e ad alti livelli di LDL ossidate, che, come noto, sono tra i principali fattori di rischio per ateriosclerosi. Il periodo post-prandiale associato ad una condizione pro-ossidante, rappresenta, a sua volta, un fattore di rischio per CAD.