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Radon in casa, più a rischio i fumatori
L'esposizione al radon presente nell'aria delle abitazioni aumenta il rischio di contrarre un tumore polmonare, ed è responsabile in Europa di circa 20 mila casi l'anno di cancro ai polmoni, ovvero di quasi il 9% di tutti i tumori polmonari. Il rischio non è uguale per tutti, ma è 25 volte più alto per chi fuma un pacchetto al giorno di sigarette rispetto a chi non fuma per niente. E' quanto emerge da una ricerca, la più grande del genere, coordinata dall'Università di Oxford e pubblicata oggi sul sito web dell'autorevole
'L'importanza di questa analisi collaborativa' - spiega Francesco Bochicchio, ricercatore dell'ISS responsabile della parte italiana dello studio insieme a Francesco Forastiere, ASL RM-E - 'sta innanzitutto nella sua dimensione, in quanto raccoglie il più alto numero di soggetti mai analizzato finora: 7.148 persone con tumore polmonare e 14.208 controlli (persone con analoghe caratteristiche di età, sesso, residenza, ecc., ma non affette da patologie tumorali). Per ogni soggetto, oltre alla misura della concentrazione di radon nelle case da loro abitate, si avevano informazioni dettagliate sull'abitudine al fumo e su molti altri possibili fattori di rischio'.
'La ricerca' - va avanti Bochicchio - 'ha dimostrato sia un significativo aumento di rischio di tumore polmonare all'aumentare dell'esposizione al radon sia l'esistenza di un forte effetto sinergico tra fumo di sigaretta e radon. Non vi sono, invece, evidenze di una 'soglia', cioè di un valore sotto il quale il rischio si annulla, anche se non si può escludere del tutto che vi sia. Se pure esistesse, comunque, tale soglia sarebbe inferiore a 150 Bq/metro'. Una valutazione corretta dell'aumento di rischio deve tener conto delle inevitabili incertezze nella misurazione e nella valutazione dell'esposizione al radon, incertezze che producono una riduzione del rischio osservato rispetto al rischio vero. 'Quindi' - conclude il ricercatore - 'tenendo conto di tale effetto si stima un aumento di rischio di tumore polmonare del 16% per ogni 100 Bq/m3 di concentrazione di radon'.
Esprimendo i risultati corretti in termini di rischio assoluto (cioè probabilità di avere un tumore polmonare), separatamente per i fumatori e i non fumatori, e prendendo come riferimento una persona di 75 anni esposta continuativamente a valori medi di concentrazione di radon di 0, 100, 400, 800 Bq/m3, si hanno i seguenti risultati:
Bq/m3 Non fumatori Fumatori
0 0.4% 10%
100 0.5% 12%
400 0.7% 16%
800 0.9% 22%
'Come si vede' - afferma Francesco Forestiere, dell'ASL RM-E - 'il rischio per i fumatori risulta 25 volte più alto che per i non fumatori. Ad esempio, se prendiamo 1000 non fumatori e 1000 fumatori non esposti a radon (cioè esposti a 0 Bq/m3), in media circa 4 non fumatori e 101 fumatori svilupperanno un tumore entro i 75 anni. Se tali persone sono invece esposte continuativamente a 400 Bq/m3, i casi previsti di tumore polmonare diventano circa 7 o 9 tra i non fumatori e circa 160 tra i fumatori.'
I risultati della ricerca europea sono simili a quelli ottenuti dall'analisi collaborativa di 7 studi effettuati in Nord-America (in corso di pubblicazione sulla rivista
*Austria (1 studio), Finlandia (2), Francia (1), Germania (2), Inghilterra (1), Italia (1), Repubblica Ceca (1), Spagna (1) e Svezia (3).
** 'Risk of Lung Cancer in North America Associated with Residential Radon', i cui autori sono: D Krewski, JH Lubin, JM Zielinski, M Alavanja, VS Catalan, RW Field, JB Klotz, EG Létourneau, CF Lynch, JI Lyon, DP Sandler, JB Schoenberg, DJ Steck, JA Stolwijk, C Weinberg, HB Wilcox.
***Lubin JH, Wang ZY, Boice JD, Xu ZY, Blot WJ, De Wang L, Kleinerman RA. Risk of lung cancer and residential radon in China: Pooled results of two studies. Int J Cancer 2004 Mar 10;109(1):132-137.
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