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Epatite, un trend in diminuzione
Diminuiscono in Italia le infezioni da Epatite A ed epatite B. In particolare, quest'ultima nel 2002 ha raggiunto l'incidenza più bassa che si sia mai registrata dal 1985. E' quanto emerge dall'ultima indagine condotta dal Sistema di Sorveglianza dell'Epatite Virale Acuta, coordinato dall'ISS in collaborazione con le Asl. Secondo i dati emersi dalla ricerca, l'epatite A, dopo aver raggiunto nel 1997 un picco, che ha coinvolto principalmente la Puglia, percorre ora un trend decisamente in discesa. Se nel 1985, su un campione di 100.000 abitanti, circa 10 persone contraevano un'infezione da epatite A, e nel 1997 il tasso d'incidenza si attestava su 19 casi, nel 2002 solo 2 persone ogni 100.000 si sono ammalate.
Stesso discorso per le infezioni da epatite B, passate dai 12 casi del 1985 ai circa 2 del 2002. I soggetti che continuano ad essere più colpiti dall'epatite B sono quelli residenti al centro-Nord, dove la probabilità di ammalarsi è in alcuni casi tripla rispetto a quella che si registra nel Sud e nelle isole. E dove ad ammalarsi sono soprattutto gli individui con un'età superiore ai 25 anni. In questa fascia infatti, a fronte di un tasso medio dell'1,5, si contano almeno 2 ammalati ogni 100.000.I più protetti sono invece i bambini fino ai 14 anni d'età, che possono vantare di contrarre un'infezione solo in un caso su 500.000. Gli uomini, infine, hanno una probabilità doppia rispetto alle donne, di ammalarsi.
Sala Stampa
pres News