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Identikit di un fumatore
I fumatori italiani diminuiscono, ma il fascino delle 'bionde' resiste. Un'indagine Doxa commissionata dall'Istituto Superiore di Sanità ha dipinto il rapporto tra gli italiani e le sigarette, registrando, oltre a un calo dei fumatori maschi e a una certa stabilità nel numero delle fumatrici, un decremento, per la prima volta in 20 anni, delle vendite di sigarette e una sorta di 'buona disposizione' nei confronti dei divieti di fumare, a cui è favorevole l'86,8% dei fumatori stessi. Non mancano, infine, i tentativi di abbandonare definitivamente il vizio, non ultimo per poter tornare a gustare pienamente i sapori della buona tavola. Il 54,5% di chi fuma ritiene, infatti, che il fumo alteri il gusto e ben il 45% è consapevole della possibilità di apprezzare maggiormente i cibi dopo solo 2-3 giorni dalla cessazione di tabacco.
Quanti fumano
In Italia fuma il 26,2% della popolazione adulta, la percentuale più bassa registrata dal 1957: il 30% degli uomini ed il 22,2% delle donne. A diminuire sono soprattutto gli uomini passati dal 32,2% del 2003 al 30% del 2004, mentre il 'vizio' rimane stabile tra le donne. Il 55,3% dei fumatori consuma più di 15 sigarette al dì, con una media pari a 17 sigarette al giorno (16,8 per i maschi e 18,2 per le femmine). In questo caso, tuttavia, a diminuire sono i fumatori il cui consumo non supera le 15 sigarette quotidiane; i fumatori medi (15-24 sigarette) e quelli forti (più di 25) rimangono stabili. Gli ex fumatori sono il 24,8% degli uomini e l'11,2% delle donne. I non fumatori sono il 45% dei maschi ed il 66,3% delle donne.
Dove si fuma di più
Al Sud dominano i fumatori, al Centro le fumatrici. La più alta percentuale di uomini che fuma si trova, infatti, nel Meridione (32,9% contro il 32,5% del Centro e il 26,5% del Nord), mentre le donne col 'vizio' sono più numerose al Centro (25% contro il 22,2% del Nord e il 21,3% del Sud). E' dai tabaccai, inoltre, che gli italiani comprano quasi sempre le sigarette: lo fa l'85,5%, mentre il 7,5% fa uso dei distributori automatici, percentuale che sale al 13,7% nel caso dei giovani tra i 15 e i 24 anni. Il 7% si serve di altri canali (venditori ambulanti, sigarette di contrabbando e così via).
I tentativi di smettere
Nel 2004 il 18% dei tentativi messi in atto per smettere di fumare ha avuto successo. Nel 2003 erano il 16,6%. A tentare di smettere almeno una volta è stato il 41,6% degli italiani (nel 2003 era il 40,6%). Inoltre, la maggioranza del campione, il 90,4%, è riuscito a smettere senza ricorrere ad alcun supporto, appena lo 0,8%, invece, ha avuto bisogno sia di farmaci che dello psicologo.
Le vendite di sigarette
Per la prima volta negli ultimi 20 anni, le vendite di sigarette sono calate dell'1,3% nel 2003 rispetto al 2002. Una percentuale che equivale a 1.350 tonnellate in meno di sigarette vendute ovvero a 67.500.000 pacchetti da 20 sigarette. Per avere un'idea del decremento avvenuto nel corso dell'ultimo decennio, basta considerare che nel 1993 sono state vendute 89mila tonnellate di sigarette, 103mila tonnellate nel 2003 e 102.582 nei primi mesi del 2004. Le preferite restano le Marlboro e le MS (vedi fondo pagina "documenti relativi").
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