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CS N°35/2020 - Covid-19, ISS aperto 7 giorni su 7, nessun fenomeno di assenteismo
ISS, 27 maggio 2020 - In merito ad articoli diffamatori sull’assenteismo dei dipendenti dell’ISS nel primo trimestre 2020 comparsi oggi su alcuni organi di stampa l’Istituto sottolinea che:
i tassi di assenza riportati dai giornali comprendono anche il periodo in cui è stato introdotto, in recepimento del dl 11.3.2020 n°18, lo smart working, rilevato dal sistema informatico come non presenza in sede.
Il tasso reale di assenza che si è verificato non è quindi quello del 25% ma del 13.66% perfettamente in linea con il tasso di assenza nazionale e con quello del 2019.
Va sottolineato, anzi, che nel confronto operato con l’anno precedente, il tasso di assenza del mese di marzo 2020 è del 10,42%, e cioè di ben oltre due punti percentuali in meno del marzo 2019 che è stato invece di 12,69 punti percentuali.
In particolare, ancora prima che fosse dichiarato lo stato di emergenza, dalla metà di febbraio a tutt’oggi, l’Istituto sta lavorando, senza soluzione di continuità, sette giorni su sette con la presenza dei vertici in sede e laboratori funzionanti a pieno regime.
L’Istituto in tutto il periodo dell’emergenza non ha mai smesso di garantire supporto attraverso i suoi esperti al CTS, alle Regioni e al Governo, nell’elaborazione di tutte le misure di contenimento e le strategie di monitoraggio delle diverse fasi dell’epidemia.
Relativamente alla dichiarazione secondo cui l’ISS prevede di costare 341.168.904 euro, provenienti da finanziamenti pubblici si fa presente che, escluse le ritenute operate a vario titolo per le quali l’Ente agisce come sostituto d’imposta, le spese effettive previste per l’anno 2020 ammontano invece a 207.088.804,5
Solo qualche cifra, senza essere esaustivi, per dare un’idea di quanto l’attività dell’Istituto non abbia, in periodo pandemico, subito alcun tipo di rallentamento:
-Dal 30 gennaio al 10 aprile (fino a quando la conferma dei test non è passata alle regioni), i laboratori dell’ISS, sono stati aperti h24 per eseguire test di conferma dei casi.
-Attraverso l’attività di sorveglianza da marzo a oggi sono stati prodotti 28 bollettini epidemiologici bisettimanali, altrettanti report sulla mortalità e 41 infografiche.
-Sono state realizzate sette survey nazionali su aspetti rilevanti di salute pubblica.
-Sono stati formati 24 gruppi di lavoro composti da 332 esperti ISS in collaborazione con 114 esperti esterni appartenenti a Istituzioni sanitarie e universitarie
-I gruppi hanno pubblicato finora 30 rapporti tecnici indirizzati a dare indicazioni agli operatori sanitari per rispondere all’emergenza in diversi ambiti e altri 30 sono in preparazione
-Sono stati pubblicati 8 bollettini bibliografici (covid Content) con oltre 1000 pagine di aggiornamento a disposizione della comunità dei ricercatori
- Sono stati organizzati 6 corsi di Formazione a Distanza (FAD) su COVID 19 tra i quali “Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2: preparazione e contrasto” che conta più di 215mila iscritti e due su “Prevenzione e controllo delle infezioni nel contesto dell'emergenza COVID-19” con più 150 mila iscritti, per un totale di più di 400mila iscritti per tutti i corsi FAD.
- Il Servizio Formazione ha anche realizzato 18 webinar con le Regioni, 6 webinar sulle malattie rare e 6 webinar su RSA che sono stati scaricati in media più di 1900 volte.
-Dal 1 marzo al 27 maggio i telefoni verdi, dipendenze, malattie rare e malattie sessualmente trasmesse, hanno evaso circa 5000 chiamate da parte degli utenti, il doppio dello scorso anno nello stesso periodo.
-Sin dall’inizio dell’epidemia sono state garantite, attraverso il sito web, informazione e contrasto alle fake news attraverso una continua attività di informazione con oltre 100 primi piani, più di trenta comunicati stampa, oltre trenta infografiche, cinquanta FAQ e sono state organizzate 9 conferenze stampa.
Prima di gettare discredito sull’Istituto Superiore di Sanità, che si riserva nelle sedi appropriate di tutelare la propria immagine, e sul suo personale, che ha lavorato senza risparmio, né di tempo, né di passione, né di spirito civile, sarebbe stato sufficiente osservare la basilare regola della verifica delle informazioni e della coerenza del dato con la sua interpretazione.