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Nanotecnologie e sicurezza alimentare, lo stato dell’arte
ISS 27 Settembre 2013
Impiegate nell’imballaggio dei cibi, al fine di renderli meglio conservabili ed esenti da patogeni, o per incrementare la disponibilità dei nutrienti o ancora per delinearne la tracciabilità, le nanotecnologie si prestano ad una vasta gamma di applicazioni potenziali nel campo alimentare. E se da un lato sono tante le opportunità e i benefici offerti dai nanomateriali ingegnerizzati (ENM), dall’altro potrebbero non mancare potenziali rischi per la salute dei consumatori e per l’ambiente. Essendo, poi, un settore nuovo e in continua evoluzione, anche la valutazione dei relativi rischi presenta grande complessità e richiede approcci innovativi, visto che le evidenze scientifiche, ancora limitate, indicano caratteristiche specifiche anche riguardo il loro metabolismo nell'organismo.
Il convegno Nanomateriali nel Settore Alimentare: Nuovi Approcci per la Valutazione di Sicurezza
, in programma il 27 settembre all’Istituto Superiore di Sanità (ISS), intende fare il punto della situazione in questo ambito, considerando anche l'imminente regolamento UE 1169/2011, il quale dispone l’etichettatura dei nano-ingredienti nei prodotti alimentari dal dicembre 2014.
Cosa fa l’ISS
Da diversi anni il Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare dell’ISS è impegnato nella valutazione delle ricadute dell’impiego di nanomateriali sulla sicurezza degli alimenti e la salute dei consumatori, contribuendo ad attività in ambiti diversi, dallo sviluppo di metodi analitici promosso dalla Commissione Europea alla valutazione del rischio in sede EFSA (NanoNetwork), ai progetti europei di nanotossicologia appena conclusi (NANOGENOTOX) e in corso di svolgimento (NANoREG).
In particolare, il Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare è impegnato in tre aree di ricerca, sia allo scopo di sviluppare nuovi metodi analitici che di produrre dati per la valutazione del rischio da parte dell’Autorità nazionale e dell’EFSA:
1. la determinazione analitica degli ENMs negli alimenti e nei tessuti biologici;
2. gli studi in vitro per stabilire le modificazioni o le degradazioni subite dagli ENMs in seguito alla loro ingestione (simulando la digestione umana);
3. gli studi in vivo per testarne la tossicità.
Gli ENM sono una priorità emergente per la valutazione della sicurezza dei nostri alimenti; l'ISS si sta dedicando affinché l'incremento delle conoscenze scientifiche si traduca in una migliore e più aggiornata tutela del cittadino.
Sala Stampa
pres Primo Piano