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Prevenzione dei difetti congeniti: il ruolo chiave dell’acido folico
ISS 26/11/2010
Rafforzare la prevenzione dei difetti congeniti incentivando l’assunzione di acido folico e folati. Promuovere il confronto tra le diverse realtà che operano nella registrazione e sorveglianza delle Malformazioni Congenite (MC). Sono questi i principali obiettivi del Convegno che si svolge il 26 Novembre 2010 all’Istituto Superiore di Sanità, organizzato dal Network Italiano Promozione Acido Folico (AF) e dal
Nel corso dell’ultimo decennio, le MC hanno assunto una posizione di primario interesse in campo socio-sanitario. Ciò si deve sia al ruolo predominante delle MC come causa di mortalità infantile, sia all’incremento percentuale delle malattie congenite come causa della morbosità infantile e grave patologia cronica. L’eziologia di circa un terzo delle MC è tutt’oggi sconosciuta e per la maggior parte di esse si ipotizzano complesse interazioni tra fattori genetici e ambientali.
In relazione a tale incertezza delle cause eziologiche e alle complesse interazioni tra fattori di rischio ambientale e polimorfismi genetici, la prevenzione è uno strumento fondamentale. In particolare, quella effettuata mediante la prassi di supplementazione periconcezionale
(ovvero l’assunzione di 0,4 mg/die di AF da un mese prima del concepimento e fino al 3° mese di gravidanza) che rappresenta un modello di riferimento.
Sensibilizzare la popolazione femminile sull’argomento resta di fondamentale importanza. Ad oggi, infatti, meno del 30% delle donne attuano una corretta supplementazione periconcezionale, nonostante dal 2004 (anno di costituzione del Network Italiano Promozione Acido Folico) siano state numerose le iniziative per informare sugli effetti preventivi di questa vitamina.
Le evidenze scientifiche dell’efficacia dell’AF nella riduzione del rischio di alcune MC (fino al 70% di riduzione per il DTN e in percentuale minore per altre malformazioni) unitamente ai primi segnali di trend decrescenti dell’incidenza di difetti congeniti folico sensibili segnalate dai Registri delle MC in Italia, rendono necessario definire una politica sanitaria efficace che risponda ai seguenti quesiti: quali fattori (genetici, ambientali, alimentari ecc.) influenzano la risposta dell’acido folico? Quali strategie adottare per incrementare l’apporto di acido folico? Come stimolare la consapevolezza della popolazione e degli operatori sanitari? La programmazione di strategie per la prevenzione primaria richiede una reciproca interazione fra gli ambiti della ricerca e della sanità pubblica che si concretizza nella creazione di reti di collaborazione estese al territorio nazionale ed europeo.
Il Convegno Congiunto si inserisce in questo contesto, promuovendo sinergie tra coloro che si occupano di promozione della salute riproduttiva e prevenzione delle MC e chi invece si occupa di sorveglianza.
Per saperne di più sull’acido folico e sulle malformazioni congenite si può consultare la pagina web del sito del
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