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EPISOUTH PLUS: una rete internazionale sulle sponde del Mediterraneo coordinata dall’ISS

Pubblicato 15/10/2010 - Modificato 10/02/2020

ISS 15/10/2010

La rete per l’allerta precoce delle malattie nel Mediterraneo si sta per potenziare: il 15 Ottobre 2010, infatti, parte il progetto EpiSouth Plus che integrerà la rete degli epidemiologi EpiSouth già in campo dal 2006 per monitorare i rischi sanitari, infezioni in primis, che possono viaggiare fra i diversi paesi che si affacciano sul Mediterraneo ma appartengono a continenti e regioni politiche diverse.

Due convenzioni della Commissione Europea (DG SANCO e DGAIDCO) affidano all’Istituto Superiore di Sanità il prestigioso incarico di coordinamento della rete che coinvolge tutti e 27 i Paesi dell’area del Mediterraneo e dei Balcani: 9 dell’UE, 5 del Nord Africa, 6 del Medio Oriente e 7 dei Balcani.

Il nuovo progetto EpiSouth plus è un ampliamento dell’attività già messa in campo con lo scopo di consolidare collaborazioni tra Paesi molto diversi tra loro - spiega il responsabile Silvia Declich, direttore del Reparto Epidemiologia delle Malattie Infettive del CNESPS - e avrà anche, per la prima volta, una sua rete di laboratori di riferimento'.

L’obiettivo di EpiSouth Plus è quello di potenziare la sicurezza sanitaria nel bacino del Mediterraneo e nei Balcani attraverso il rafforzamento della preparazione e della risposta a potenziali minacce per la salute, nonché la loro precoce identificazione a livello nazionale e regionale nel contesto dell’implementazione del Regolamento Sanitario Internazionale IHR-2005 dell’OMS.
Il Progetto intende rafforzare le capacità nazionali attraverso la realizzazione di azioni concertate e coordinate sulla base dei piani nazionali di preparazione e risposta e identificando strategie mirate che facilitino lo scambio di informazioni, allerte e procedure tra i Paesi UE e non-UE coinvolti nella Rete EpiSouth. A tal fine, in particolare, si prevede di:
a) istituire una Rete di Laboratori Regionali di Riferimento che possa supportare e qualificare le attività di sorveglianza e risposta;
b) consolidare l’utilizzo della piattaforma per l’ epidemic intelligence e allerta precoce, con accesso riservato ai membri EpiSouth, dove i paesi partecipanti possono scambiare informazioni e allerte a carattere internazionale e soprattutto regionale e transfrontaliera;
c) promuovere Piani nazionali di preparazione e controllo (Generic preparedness plan) atti a consentire azioni concertate e coordinate con altri Paesi coinvolti;
d) produrre linee guida e raccomandazioni atte a facilitare l’implementazione del Regolamento Sanitario Internazionale IHR-2005.

In questo contesto l’Istituto si pone come leader dei paesi del sud Europa e come il tramite con i paesi del Mediterraneo e dei Balcani per quanto riguarda l’Epidemiologia delle malattie infettive e la preparazione e la risposta ad altre potenziali minacce per la salute.

EpiSouth Plus è un Progetto che consolida ed estende il lavoro della Rete Episouth avviato nel 2006 da 9 Partner Europei, dove 26 paesi del Mediterraneo e dei Balcani si sono uniti per condividere informazioni sulle malattie infettive e su altri problemi sanitari. La rete e' correntemente attiva sia sul fronte del monitoraggio che della formazione degli operatori, ed emette oltre a rapporti e informative anche un bollettino periodico con le ultime informazioni sulle malattie presenti nell'area: 'Il sistema è già stato testato e ha funzionato molto bene ad esempio nel caso del virus H1N1 e del virus West Nile -afferma la dott.ssa Declich- ed e' pronto a scendere in campo in tutti i casi di malattie che 'migrano' nel bacino del Mediterraneo.

In questi anni i Paesi partecipanti a EpiSouth hanno operato in termini di costruzione di fiducia e di scambio di informazioni, ma anche di valutazione e allerta di focolai epidemici e minacce sanitarie e di formazione nell’ambito delle malattie trasmissibili (Risultati raggiunti ). EpiSouth, quindi, ha posto le basi per una collaborazione tra i Paesi del Mediterraneo in caso di rischi per la sanità pubblica con potenziale impatto transnazionale.


Discorso introduttivo del Presidente dell’SS alla la Conferenza EpiSouth Conference on Communicable Diseases and Public Health in Mediterranean and Balkans tenutosi a Roma dal 21 al 23 Aprile

Welcome to the representatives of:
- the Ministries of Health and the Institutes of Public Health of the countries of the Mediterranean and Balkans area;
- Europe: Italy, Spain, France, Greece, Bulgaria, Cyprus, Malta, Romania, Slovenia;
- Balkans: Albania, Bosnia and Herzegovina, Croatia, FYROM, Kosovo, Montenegro, Serbia;
- Middle East: Jordan, Lebanon, Israel, Palestine, Syria, Turkey;
- North Africa: Algeria, Egypt, Lybia, Morocco, Tunisia;
- the ECDC (European Centre for Disease Control);
- the European Commission ;
- the World Health Organization ;
- and all the other distinguished guests from other Countries and other Institutions and Organisations.

A special thank to the ECDC and WHO which have contributed with their expertise to the technical aspects and to the EC DGSANCO and the Italian Ministry of Health which are the main funding Agencies of EpiSouth and have made possible this Conference with their financial support.

I should also thank our Communicable Disease Unit of the National Center for Epidemiology, Surveillance and Health Promotion, which have coordinated the organisation of the Conference.

Three years ago, here in our Institute, we hosted the 1st Meeting of EpiSouth Project.

Its ambitious aim was presented: to create a framework of collaboration on epidemiological issues in order to improve communicable diseases surveillance, communication and training across the Countries in the area of Mediterranean and Balkans.

In fact, infectious diseases as well as possible health threats do not know geographical borders. A part from few infectious diseases for which a valid and efficacious vaccine is available, surveillance, conceived as an ongoing systematic collection, analysis and interpretation of data, is the only available instrument that public health personnel can use to contain the spread of infectious diseases. However, in order to translate the data into the appropriate action to control the further spread of diseases, the dissemination of the information following the analysis of data is crucial. Furthermore, and especially for highly infectious events, an early detection of cases, and a cross-border, harmonic and prompt response to the events is needed to effectively contain their spread. The countries of the Mediterranean area have common sea borders in the remarkable ecosystem of the Mediterranean Sea and, as a result, they also share common public health problems.

The EpiSouth project has not missed its opportunity: a Network of Public Health Institutions and Epidemiologists has been established with 26 Countries of Mediterranean and Balkans which are focussing on four main area of activities: Training, Epidemic Intelligence, Vaccine-preventable disease and migrant populations, and Cross-border zoonotic infections.

The role of the Public Heath Institutions involved has been extremely active and fruitful in giving cohesion to the Network, concreteness to the project activities and ensuring visibility in several international contexts. The high variability in terms of human resources, technical approaches and procedures among the PHIs involved has been an opportunity rather than a constraint.

The expertise and lessons learned of the 26 Countries shared genuinely and generously during the technical meetings organised during EpiSouth Project implementation have offered a clearer picture of the Public Health issues in the Mediterranean and Balkans. All the efforts made during these three first years of activity of the EpiSouth Network have led to the identification of methodological approaches and strategies useful for ensuring and enhancing the collaboration among the partners of the Network. At the same time, several data and information, relevant for the Mediterranean Basin and Balkans, have been collected through surveys and assessments carried out during the project implementation. Both the above described aspects have guided the elaboration of the four project strategic documents which will be presented and shared during this conference with other Institutions, Organizations and Networks working in the sectors addressed by EpiSouth. The EpiSouth Network appears to have a relevant role for enhancing communication an data sharing among the countries involved, for addressing specific training need, for ensuring cross-border threats alerts sharing and technical support.

I am sure that the presentations and discussions foreseen by the several Round Tables of the Conference’s works will contribute to make a clearer picture of Public Health aspects in the Mediterranean and Balkans and will facilitate the identification of appropriate strategies for the benefit of all the Countries involved. Thank you and good work


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