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Comunicato n. 21/2004 - Cellule staminali immortali
Scoperto il meccanismo che impedisce la morte delle cellule staminali del sistema nervoso. Lo studio, condotto da un'equipe di ricercatori del Dipartimento di Ematologia, Oncologia e Medicina Molecolare dell'ISS coordinata da Ruggero De Maria e Cesare Peschle, in collaborazione con l'Istituto Besta di Milano e l'Università Federico II di Napoli, viene pubblicato oggi sul Journal of Experimental Medicine e apre nuove speranze per la terapia delle malattie degenerative del sistema nervoso centrale come l'ictus o la sclerosi multipla.
Lo studio ha dimostrato che le cellule staminali neurali presenti nel cervello riescono a sopravvivere durante i processi di neurodegenerazione grazie a un duplice meccanismo di protezione. In queste cellule, infatti, non è presente la Caspasi 8, un importantissimo mediatore di morte cellulare programmata che abitualmente scatena un meccanismo enzimatico che attiva la disintegrazione cellulare. Inoltre, le cellule staminali neurali rispondono agli stimoli nocivi, come lo stress e l'infiammazione, utilizzando come scudo PED, una particolare proteina estremamente efficace nell'impedire la morte cellulare.
Si tratta di indicazioni molto importanti anche dal punto di vista clinico. Questi dati, oltre ad avvalorare l'ipotesi dell'efficacia dell'utilizzo terapeutico delle staminali nella terapia di malattie neurodegenerative, aprono nuovi scenari nella terapia delle malattie oncologiche - spiega De Maria - Abbiamo infatti osservato che questi meccanismi sono attivi nelle cellule staminali neoplastiche che danno origine ai tumori cerebrali ed è anche per questo che pensiamo esse sono particolarmente difficili da aggredire terapeuticamente.
Sala Stampa
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