• Salta al Contenuto Salta al Footer
  • Inglese
Accedi
iss-logo

Istituto Superiore di Sanità

Seguici su
x
  • Chi siamo
    Missione Dipartimenti Centri nazionali e Centri di riferimento Servizi tecnico-scientifici La nostra storia Organizzazione Comitato unico di garanzia Normativa Personale dell'ISS
  • Temi
    Alimentazione, nutrizione e sicurezza degli alimenti Clima, ambiente e salute Dipendenze Farmaci, vaccini e terapie avanzate Fertilità Genere e salute Governo clinico, SNLG e HTA Malattie croniche e invecchiamento in salute Malattie infettive, HIV Malattie neurologiche Malattie rare Prevenzione e promozione della salute Protezione dalle radiazioni Salute della donna, del bambino e dell’adolescente Salute globale e disuguaglianze Salute mentale Sanità pubblica veterinaria Sostanze chimiche e tutela della salute Tecnologie innovative per la salute e telemedicina Tumori
  • Attività
    Basi di dati Collaborazioni internazionali Comitato Etico Nazionale Formazione ISS-G20 Laboratorium Laboratori di riferimento Linee Guida SNLG e Buone Pratiche Museo Organismo Notificato Progetti Pubblicazioni Registri e sorveglianze Reti Scuola Servizio Civile Universale Sperimentazione clinica di Fase I
  • Servizi
    Aule Bandi e concorsi Biblioteca Patrocini Proprietà intellettuali e IPTT Tariffe dei Servizi a terzi
  • Pubblicazioni
    Pubblicazioni Annali Bollettino epidemiologico nazionale Notiziario Rapporti ISTISAN Rapporti ISS Sorveglianza Relazioni attività ISS Documenti di indirizzo Monografie ISTISAN Congressi Strumenti di riferimento Rapporti ISS COVID-19 Rapporti ISS COVID-19 in English Rapporti ISS COVID-19 en Español Beni storico-scientifici Dispense per la scuola Consensus ISS Opuscoli Video storici Pubblicazioni cessate
  • Sala stampa
    Home Page Chi siamo e Cosa facciamo Primo piano News Comunicati stampa Rassegna stampa Speciale COVID-19 Iniziative e progetti Digitale
  • Eventi
    Convegni e seminari Eventi divulgativi Webinar
  • ISSalute
  • Amministrazione trasparente
  • Bandi di gara
  • Protezione dei dati
Istituto Superiore di Sanità
  • Chi siamo
    Missione Dipartimenti Centri nazionali e Centri di riferimento Servizi tecnico-scientifici La nostra storia Organizzazione Comitato unico di garanzia Normativa Personale dell'ISS
  • Temi
    Alimentazione, nutrizione e sicurezza degli alimenti Clima, ambiente e salute Dipendenze Farmaci, vaccini e terapie avanzate Fertilità Genere e salute Governo clinico, SNLG e HTA Malattie croniche e invecchiamento in salute Malattie infettive, HIV Malattie neurologiche Malattie rare Prevenzione e promozione della salute Protezione dalle radiazioni Salute della donna, del bambino e dell’adolescente Salute globale e disuguaglianze Salute mentale Sanità pubblica veterinaria Sostanze chimiche e tutela della salute Tecnologie innovative per la salute e telemedicina Tumori
  • Attività
    Basi di dati Collaborazioni internazionali Comitato Etico Nazionale Formazione ISS-G20 Laboratorium Laboratori di riferimento Linee Guida SNLG e Buone Pratiche Museo Organismo Notificato Progetti Pubblicazioni Registri e sorveglianze Reti Scuola Servizio Civile Universale Sperimentazione clinica di Fase I
  • Servizi
    Aule Bandi e concorsi Biblioteca Patrocini Proprietà intellettuali e IPTT Tariffe dei Servizi a terzi
  • Pubblicazioni
    Pubblicazioni Annali Bollettino epidemiologico nazionale Notiziario Rapporti ISTISAN Rapporti ISS Sorveglianza Relazioni attività ISS Documenti di indirizzo Monografie ISTISAN Congressi Strumenti di riferimento Rapporti ISS COVID-19 Rapporti ISS COVID-19 in English Rapporti ISS COVID-19 en Español Beni storico-scientifici Dispense per la scuola Consensus ISS Opuscoli Video storici Pubblicazioni cessate
  • Sala stampa
    Home Page Chi siamo e Cosa facciamo Primo piano News Comunicati stampa Rassegna stampa Speciale COVID-19 Iniziative e progetti Digitale
  • Eventi
    Convegni e seminari Eventi divulgativi Webinar
  • ISSalute
  • Amministrazione trasparente
  • Bandi di gara
  • Protezione dei dati

Home

Comunicato n° 3/2003 - Osteoporosi

Pubblicato 08/02/2003 - Modificato 10/02/2020

Solo una donna su due affetta da osteoporosi sa di esserlo. Stessa mancanza di consapevolezza su questa patologia riguarda un uomo su cinque. Sono i risultati di un'indagine pilota realizzata dall'Istituto Superiore di Sanità, dove oggi si è svolto il Convegno Osteoporosi una malattia sociale - Epidemiologia, costi assistenziali e interventi terapeutici per fare il punto sullo stato dell'arte della malattia e dell'assistenza nel nostro Paese.
Lo studio, condotto nell'area della Città di Firenze in collaborazione con le strutture sanitarie locali, ha confrontato i dati sull'osteoporosi riportati dall'indagine ISTAT, (utilizzando lo stesso campione estratto dall'ISTAT), forniti attraverso il metodo dell'intervista (Health Interview Surveys, HIS), e perciò basati anche sulla percezione del proprio stato di salute con quelli derivati dall'indagine che sono risultati invece dall'esame obiettivo dei pazienti (Health Examination Surveys), che prevede invece l'esecuzione sui pazienti di diversi esami tra cui la densitometria ossea, test clinici, di laboratorio e altri ancora.
"Abbiamo osservato che il 50% delle persone che pensano di essere ammalate di osteoporosi non lo sono, mentre la metà di quelli realmente affetti dalla malattia non sa di esserlo - spiega Gino Farchi Direttore del Reparto di Analisi Dati Epidemiologici del Laboratorio di Epidemiologia dell'ISS e coordinatore dell'indagine - Un'indicazione che, se proiettata alla realtà nazionale, è abbastanza lontana da quella fornita dalla fotografia scattata dall'ultima indagine ISTAT secondo cui si dichiara ammalato di questa patologia solo il 4,7% della popolazione totale e il 17,5% delle persone con oltre sessantacinque anni. Il risultato, invece, è stato piuttosto simile a quello del più recente studio epidemiologico multicentrico nazionale, l'ESOPO, che ci diceva che il 23% delle donne di oltre 40 anni e il 14% degli uomini con più di 60 anni è affetto da osteoporosi ". Una patologia che - è stato ribadito al convegno - ha inoltre un costo economico e sociale estremamente rilevante "Le conseguenze legate alle fratture del femore sono molto pesanti - afferma Farchi - La mortalità è del 15-25% , la disabilità motoria colpisce più della metà dei pazienti nell'anno successivo alla frattura e solo il 30-40% di queste persone riprende autonomamente le attività quotidiane. Un problema simile è costituito dalle fratture vertebrali, - ha aggiunto - spesso spontanee, la metà delle quali non sono diagnosticate e la cui incidenza è paragonabile a quelle del femore. Nei prossimi anni, si stima che queste fratture aumenteranno di oltre la metà. Dati, questi - ha concluso Farchi - che ci fanno riflettere sulla necessità che l'attività di prevenzione dell'osteoporosi sia tra quelle da favorire nell'agenda di Sanità pubblica". Ed è per questo che si è parlato del ruolo fondamentale della prevenzione attraverso la modifica degli stili di vita.
"La prevenzione nell'osteoporosi deve essere fatta in età precoce - afferma Emanuele Scafato, coordinatore del convegno e ricercatore presso il Laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica - soprattutto nell'adolescenza, quando l'apporto di calcio attraverso gli alimenti viene assorbito dall'organismo e contribuisce effettivamente al consolidarsi della densità ossea, così come è necessario che giovani e bambini che partecipino regolarmente ad attività fisiche sin dalla scuola materna e durante tutta la secondaria". Ma se, durante il convegno, l'accento è stato posto sull'importanza dell'adozione di stili di vita sani nel periodo adolescenziale, di prevenzione si è parlato soprattutto a proposito di adulti e anziani.
"Soprattutto in menopausa, le donne dovrebbero garantirsi un apporto costante e regolare (o supplementare in caso di indicazioni mediche), di alimenti ricchi di calcio e di vitamina D - ha spiegato Scafato - e per tutti, al fine di bloccare o rallentare la perdita di massa ossea, vale la regola generale di rinunciare ad una vita sedentaria, praticare un'attività fisica e di favorire un'alimentazione adeguata per apporto di vitamine e calcio oltre che evitare l'abuso di alcool e caffè." Si è parlato, inoltre, anche all'importanza della prevenzione secondaria. "Tutte le evidenze scientifiche suggeriscono di attuare la terapia farmacologica dell'osteoporosi prima ancora dell'episodio di frattura - ha affermato Gaetano Crepaldi, responsabile scientifico del Simposio - In questo senso in Europa ci si muove però in modo differente da Paese a Paese, soprattutto in relazione alla rimborsabilità della terapia per i pazienti osteoporotici e in particolare per le donne. Ciò spiega in parte le differenti frequenze di frattura registrate nei paesi mediterranei rispetto a quelli nord-europei".


Sala Stampa

pres Comunicati stampa

Istituto Superiore di Sanità

I NOSTRI CONTATTI

Viale Regina Elena 299, 00161 – Roma (I)
Partita I.V.A. 03657731000
C.F. 80211730587
Telefono: 06 4990 1
Fax: 06 4938 7118
PEC: protocollo.centrale@pec.iss.it

PRIVACY

Informazioni per la privacy
Contatti
Cookie policy

PNRR

Attuazione misure PNRR

ATTIVITÀ

Basi di dati
Collaborazioni internazionali
Comitato Etico Nazionale
Eventi
Formazione
Laboratori di riferimento
Linee guida
Organismo Notificato
Progetti
Pubblicazioni
Registri e sorveglianze
Scuola
Sperimentazione clinica fase I

5 per mille

Il 5 per mille e l'ISS

SERVIZI

Aule
Bandi e concorsi
Biblioteca
Patrocini
Tariffe dei servizi a terzi

ATTI DI NOTIFICA

Atti di notificazione per pubblici proclami

ACCESSIBILITÀ

Dichiarazione di accessibilità


Seguici su:

Accessibilità: form di segnalazione di prima istanza per questa pagina | Note Legali | Sitemap