Giornata mondiale dell’Alzheimer: oltre un milione in Italia le persone con demenza, di cui la metà circa con la malattia vera e propria
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ISS, 21 settembre 2021
Tra le malattie degenerative che riguardano la sfera della salute mentale degli anziani le demenze rappresentano una priorità di salute pubblica, come ha evidenziato l’Organizzazione Mondiale della Sanità lanciando il “Global Action Plan on the public health response to dementia - 2017-2025” nell’intento di promuovere azioni per il miglioramento della qualità della vita delle persone con demenza e dei loro caregiver.
In Italia, l’Istituto Superiore di Sanità ha stimato, nella prima revisione sistematica sulla prevalenza della demenza in Europa considerando solo studi di alta qualità che adottano gli stessi criteri diagnostici, circa 1.100.000 persone con demenza (di cui il 50-60% con Alzheimer) e, inoltre, 900.000 con mild cognitive impairment. La stima di circa 1.100.000 persone con demenza deriva da una meta-analisi che ha considerato 9 studi condotti in Europa tra il 1993 e il 2018 per un totale di 18.263 partecipanti, di cui 2.137 con diagnosi di demenza. Il tasso di prevalenza standardizzato per età e sesso è risultato del 7,1%.
La malattia di Alzheimer, segni e sintomi
In chi sviluppa la malattia di di Alzheimer si osserva una perdita di cellule nervose nelle aree cerebrali vitali per la memoria e per altre funzioni cognitive. Si riscontra, inoltre, un basso livello di quelle sostanze chimiche, come l'acetilcolina, che lavorano come neurotrasmettitori e sono quindi coinvolte nella comunicazione tra le cellule nervose. Il decorso della malattia è lento e in media i pazienti possono vivere fino a 8-10 anni dopo la diagnosi della malattia.
All’inizio si manifestano lievi problemi di memoria che possono acuirsi, in tempi che variano da persona a persona, in gravi deficit cognitivi che possono portare il paziente a gravi perdite di memoria, a porre più volte le stesse domande, a perdersi in luoghi familiari, all’incapacità di seguire delle indicazioni precise, ad avere disorientamenti sul tempo, sulle persone e sui luoghi, ma anche a trascurare la propria sicurezza personale, l’igiene e la nutrizione.