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Ambiente e salute: l’agenda delle priorità in un incontro all’ISS
ISS 2 dicembre 2011
L’esposizione a nanomateriali, i fattori di rischio emergenti nelle acque, l’inquinamento indoor e outdoor, le future linee guida della Valutazione di Impatto Sanitario (VIS). Sono queste le priorità da approfondire e da sviluppare nel complicato e poliedrico rapporto tra l’ambiente e i rischi ad esso connessi per la salute umana. E sono questi, ossia i rischi per la propria salute, che i cittadini vogliono conoscere in relazione a specifici contesti ed emergenze ambientali. A tale scopo l’istituto Superiore di Sanità organizza in collaborazione con l’Ufficio Regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità,
il Convegno Salute ed Ambiente in Italia
in programma il 5 e 6 dicembre 2011 all’ISS.
Una due giorni di intensi dibattiti tra gli operatori del settore, dunque gli esperti delle ARPA e delle ASL, sotto la regìa dell’ISS, suddivisi in quattro sessioni. La prima dedicata alla presenza nell’ambiente dei nanomateriali, (particelle cioè ultrasottili naturali o ingegnerizzate, ovvero prodotte in laboratorio), un argomento tra i più attuali, poiché estremamente trasversale
, tanto da richiedere la costituzione alla fine del 2010 in Istituto di un gruppo interdipartimentale ad esso dedicato (comprendente il Dipartimento Ambiente e connessa Prevenzione Primaria, il Dip. del Farmaco, quello di Tecnologia e Salute, quello di Malattie Infettive, Parassitarie e Immunomediate e il Centro Nazionale Sostanze Chimiche). Si parlerà del loro utilizzo al servizio della salute umana, ma anche dei rischi connessi alle loro esposizione.
Nella seconda sessione saranno protagonisti virus, protozoi e contaminanti chimici e microbiologici presenti nelle acque con i relativi rischi sanitari. La terza sessione farà il punto sulla qualità dell’aria che respiriamo nelle nostre città (outdoor) e nelle nostre case (indoor, con particolare riferimento alle intrusioni di sostanze volatili e vapori che dal sottosuolo entrano nelle nostre abitazioni). Infine nella quarta sessione gli esperti getteranno le basi per la messa a punto di linee guida nazionali sulla VIS, la Valutazione di Impatto Sanitario, ovvero una procedura prevista dalla normativa comunitaria e nazionale, che manca però nel nostro Paese di un decreto attuativo.
La Conferenza Ministeriale su Ambiente e Salute di Parma
Le tematiche sulle quali il Convegno Salute e Ambiente in Italia
intende fare il punto sono state indicate come prioritarie dalla Quinta Conferenza Interministeriale Ambiente e Salute
di Parma, che ha visto la partecipazione di 53 Paesi dell’area geografica Europea OMS.
Nell’ambito di tale Conferenza sono stati sottoscritti formalmente dai Ministri dell’Ambiente e della Salute una serie di impegni e obiettivi finalizzati a ridurre entro i prossimi dieci anni gli impatti negativi dei fattori ambientali sulla salute. Con la Dichiarazione (Declaration) di Parma (Marzo 2010) e la carta dell’Impegno ad Agire (Commitment to Act), i governi pervenuti hanno deciso di realizzare programmi nazionali che offrano pari opportunità a ciascun bambino entro il 2020 di accedere ad acqua e igiene sicure, ad opportunità di attività fisica e di una dieta salubre, ad una migliore qualità dell’aria e ad un ambiente libero da agenti chimici tossici. Sono state inoltre poste all’ordine del giorno una serie di sfide attuali ed emergenti:
• ’impatto del cambiamento climatico, e delle politiche connesse, sulla salute e sull’ambiente;
• i citati rischi per la salute dei bambini e di altri gruppi vulnerabili legati a scadenti condizioni ambientali, di lavoro e di vita (in particolare, mancanza di acqua e di servizi igienico-sanitari);
• le diseguaglianze socio-economiche e di genere nell’ambiente umano e nella salute, amplificate dalla crisi finanziaria;
• l’impatto delle malattie non trasmissibili, in particolare nella misura in cui tale impatto può essere ridotto attraverso politiche adeguate in settori quali lo sviluppo urbano, i trasporti, la sicurezza alimentare e la nutrizione, e gli ambienti di vita e di lavoro;
• le preoccupazioni destate da problemi emergenti quali le sostanze chimiche dannose (e le nanotecnologie/nano particelle) persistenti, interferenti con il sistema endocrino e bioaccumulabili;
• la carenza di risorse in parti della Regione Europea dell’OMS.
Sala Stampa
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