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ISS, al via uno studio pilota sull’impatto dell’esposizione a interferenti endocrini sulla fertilità
ISS 27/10/2009
Viene presentato oggi all’ISS, nel corso di un convegno, lo studio nazionale pilota PREVIENI, effettuato in alcune aree del territorio italiano sui riflessi ambientali e sanitari di alcuni contaminanti chimici emergenti, conosciuti come interferenti endocrini, e dunque con possibili ripercussioni negli ambiente di vita, sulla salute riproduttiva e nell’età evolutiva. Il Progetto, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con l’Ospedale Sant’Andrea, l’Università degli Studi di Siena e il World Wildlife Fund Italia, e finanziato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, durerà 3 anni (2008-10). Lo scopo è quello di sviluppare un piano di monitoraggio biologico sul trinomio ambiente/alimentazione/salute attraverso la misura di biomarcatori di esposizione e la loro correlazione con indicatori di salute, con particolare riguardo agli effetti sulla fertilità. Per lo studio verranno arruolati gruppi di popolazione selezionati sulla base della possibile esposizione e popolazioni animali esposte alle stesse sostanze che agiscono sull’uomo.
Più in dettaglio, i ricercatori coinvolti studieranno:
a. l’infertilità maschile sine causa, con l’arruolamento in quattro aree del territorio italiano di 50 coppie di pazienti affetti da sterilità o infertilità sine causa. Pazienti che saranno sottoposti ad esami clinici e strumentali, e analisi di biomarker, eseguiti sugli stessi campioni ematici. In particolare: biomarcatori di alterazioni neuroendocrine ed immunitarie; biomarcatori di esposizione a diversi contaminanti alimentari; biomarcatori di effetto associati all’espressione genica di recettori nucleari;
b. l’esposizione transgenerazionale (trasferimento madre-neonato) a interferenti endocrini;
c. le popolazioni animali sentinella in due oasi del WWF.