West Nile, da inizio anno 740 casi, 68 decessi

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Salgono a 740 in Italia i casi confermati di infezione da West Nile Virus (WNV) nell’uomo (718 nel precedente bollettino), con 68 decessi. Lo afferma il tredciesimo bollettino della sorveglianza pubblicato oggi.
Tra i casi confermati 354 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (16 Piemonte, 53 Lombardia, 33 Veneto, 4 Friuli-Venezia Giulia, 1 Liguria, 30 Emilia-Romagna, 11 Toscana, 1 Marche, 84 Lazio, 2 Molise, 81 Campania, 2 Puglia, 2 Basilicata, 5 Calabria, 3 Sicilia, 26 Sardegna), 57 casi asintomatici identificati in donatori di sangue, 318 casi di febbre (di cui 1 importato dal Kenya, 1 dall’Egitto e 1 dalle Maldive), 4 casi asintomatici e 7 casi sintomatici (Tabella 1).
Tra i casi confermati sono stati notificati 68 decessi (7 Piemonte, 9 Lombardia, 2 Emilia-Romagna, 18 Lazio, 28 Campania, 2 Calabria, 1 Sicilia, 1 Sardegna). La letalità, calcolata sulle forme neuro-invasive confermate e finora segnalate, è pari al 19,2% (nel 2018 20%, nel 2024 14%)
Nello stesso periodo sono stati segnalati 10 casi di Usutu virus (2 Piemonte, 2 Lombardia, 3 Veneto, 3 Lazio).
Restano 75 (vs 74) le Province con dimostrata circolazione del WNV appartenenti a 17 Regioni (vs 17): Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Altre arbovirosi
Dal 1 gennaio al 7 ottobre 2025 (aggiornamento settimanale) al sistema di sorveglianza nazionale risultano:
- 398 casi confermati di Chikungunya: 45 casi associati a viaggi all’estero e 353 casi autoctoni, età mediana 60 anni, 49% di sesso maschile, nessun decesso. Sono stati identificati cinque episodi di trasmissione locale del virus Chikungunya in tre Regioni (Emilia-Romagna, Veneto e Toscana), due rappresentati da un caso sporadico ciascuno (un evento considerato già chiuso e uno appena attivato) e tre da focolai.
- il focolaio di maggiori dimensioni, con 299 casi confermati di infezione, tutti sintomatici, è localizzato principalmente in un comune della provincia di Modena (Emilia-Romagna). Sono attualmente in corso ulteriori indagini epidemiologiche e attività di contrasto al vettore.
un altro focolaio, di dimensioni più contenute, con 50 casi confermati di infezione, tutti sintomatici, è localizzato in alcuni comuni della provincia di Verona (Veneto). Anche in questo caso sono in corso ulteriori indagini epidemiologiche e attività di contrasto al vettore. Non si verificano nuovi casi collegati a questo focolaio da più di 15 giorni.
il terzo focolaio, con 2 casi confermati di infezione, localizzato in un comune della provincia di Bologna (Emilia-Romagna) è considerato concluso.
Dal 1 gennaio al 23 settembre 2025 (aggiornamento mensile) al sistema di sorveglianza nazionale risultano:
- 166 casi confermati di Dengue: 162 casi associati a viaggi all’estero e 4 casi autoctoni, età mediana, 38 anni, 55% di sesso maschile, nessun decesso. Sono stati identificati due eventi distinti di trasmissione locale del virus Dengue in due Regioni (Emilia-Romagna e Veneto), considerati ormai conclusi.
- 4 casi di Zika virus: tutti importati, nessun decesso.
- 39 casi di TBE: 36 casi autoctoni e 3 casi associati a viaggi all’estero, età mediana 56 anni, 62% di sesso maschile, con un decesso.
- 96 casi di Toscana virus: 95 casi autoctoni e 1 caso associato a viaggio all’estero, età mediana 54,5 anni, 77% di sesso maschile, con un decesso.