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Legionella: l’ISS premiato per la migliore proposta di ricerca europea
ISS 6 maggio 2015
Sviluppare nuove strategie di controllo sulla contaminazione degli impianti idrici. E’ questa la proposta di ricerca con la quale l’Istituto Superiore di Sanità si è aggiudicato il premio ESGLI 2014 (ESCMID Study Group for Legionella Infection). Il riconoscimento è stato valutato da una giuria internazionale composta dai membri della Società Europea di Microbiologia Clinica e Malattie Infettive (ESCMID) tra tutti i progetti presentati da membri del gruppo ESGLI.
Lo studio dell’ISS sul tema Microbiome analysis of drinking water systems: evaluation of new approaches for prevention and control of Legionnaires Disease
si pone l’obiettivo di sviluppare metodi alternativi per la prevenzione e il controllo della contaminazione degli impianti idrici da Legionella attraverso studi di metagenomica possibili grazie alle nuove tecnologie di Next Generation Sequencing disponibili in ’ISS.
Lo studio verrà condotto in collaborazione con partners europei come Danimarca, Svizzera e Grecia, che sono stati scelti per rappresentare il Nord, il Centro e il Sud dell'Europa. I sistemi di disinfezione in uso, infatti - spiega la dott.ssa Maria Luisa Ricci, primo ricercatore del Dipartimento di Malattie infettive Parassitarie ed immuno-mediate vincitrice del premio e responsabile del Laboratorio nazionale di riferimento per le legionelle che ha sede in ISS - non sempre riescono a garantire un contenimento del batterio a lungo termine. Inoltre vanno considerati gli effetti sulla salute dei sottoprodotti tossici della disinfezione, nonché i possibili danni subiti agli impianti idrici per l’azione corrosiva di alcuni prodotti chimici
. Il controllo della contaminazione da Legionella negli impianti idrici degli edifici (alberghi, ospedali, case di cura, ecc), rappresenta infatti un problema di notevole rilievo per la trasmissione della Malattia dei legionari (grave polmonite causata da questo microrganismo) di cui in Italia sono stati notificati nel 2014 oltre 1450 casi , con una letalità che varia dal 10 al 44 % per i casi comunitari e nosocomiali rispettivamente. Esiste a livello europeo una sorveglianza della legionellosi associata ai viaggi, che viene attuata attraverso un network coordinato dall’ECDC al quale partecipa attivamente anche l’ISS. In Italia - continua la dott.ssa Ricci - la malattia è sottoposta a notifica obbligatoria e ad una sorveglianza speciale, sia epidemiologica che di laboratorio, basata pressol’ISS dove ha sede il Registro nazionale
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