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Annegamenti: all’ISS il punto su prevenzione e soccorsi
ISS 27 Maggio 2013
Gli incidenti in acque di balneazione sono eventi relativamente rari se si pensa al numero delle persone potenzialmente esposte a questo rischio, ma drammaticamente letali. I dati degli ultimi dieci anni mostrano che in Italia si verificano circa 400 annegamenti per anno, in gran parte tra luglio e agosto. Una percentuale elevata degli incidenti riguarda i giovani, soprattutto maschi. A questo numero deve essere aggiunto quello attualmente non quantificabile dei semiannegamenti, che spesso lasciano conseguenze gravi, e degli incidenti associati ai tuffi.
Il convegno La prevenzione degli annegamenti in acque di balneazione
organizzato dall’Istituto superiore di sanità in collaborazione con la Società nazionale di salvamento si pone l’obiettivo di lanciare iniziative per ridurre il carico di questi incidenti.
Saranno analizzate le situazioni nelle quali le spiagge presentano importanti pericoli intrinseci (per esempio quando la pendenza dei fondali o le barriere artificiali facilitano la formazione di correnti che spingono al largo e di buche in prossimità della battigia). Questi pericoli dovrebbero essere adeguatamente segnalati ai fruitori delle spiagge.
I relatori mostreranno inoltre l’importanza della presenza di un adeguato servizio di sorveglianza, che può garantire la riduzione drastica di questi incidenti o la forte attenuazione delle conseguenze. Saranno mostrati esempi nei quali alcuni Comuni si sono fatti carico di una corretta gestione dei tratti di spiagge del loro territorio, comprese quelle fuori dagli stabilimenti, assicurando un servizio di sorveglianza che ha portato rapidamente ad un azzeramento degli incidenti. Tra i fattori soggettivi che possono essere responsabili di incidenti sono compresi i comportamenti individuali, che possono essere migliorati con opportune forme di informazione e di educazione.
Nell’ambito nel convegno saranno presentate anche le possibili iniziative per prevenire gli incidenti e individuare gli interventi di primo soccorso, basati sulla pratica delle esperienze maturate in varie regioni. Si parlerà, inoltre, della gestione del rischio e dell’informazione del pubblico anche attraverso il Portale acque del Ministero della salute.