Immagine intestazione

UFFICIO STAMPA

Indietro Le biblioteche sempre più parte del ‘sistema’ salute, metà organizza eventi su questo tema

Le biblioteche stanno diventando sempre di più parte del sistema della salute e del benessere, con iniziative legate al mondo delle cosiddette ‘Health Humanities’. Se ne è parlato oggi durante il convegno “Biblioteche e Health Humanities: un’alleanza per la salute”, promosso dall’Iss insieme alla Sapienza Università di Roma in collaborazione con l’Associazione Italiana Biblioteche e il Cultural Welfare Center. Da una survey presentata durante il convegno, ad esempio, è emerso che il 52% di un campione di biblioteche ha organizzato attività di promozione della salute almeno una volta negli ultimi anni.

Le biblioteche, hanno affermato gli esperti al convegno, possono promuovere le Health Humanities (cioè la contaminazione tra discipline umanistiche, arti e scienze per promuovere la salute), grazie alla loro presenza capillare sul territorio e al loro forte impatto sociale, confermandosi entrambe come strumenti fondamentali per promuovere una società più equa, responsabile e sostenibile. Secondo la survey esplorativa, che riguarda un campione di circa 400 biblioteche che hanno risposto volontariamente al questionario, la tipologia di eventi organizzata più spesso è il seminario o il workshop, seguita dai gruppi di lettura. Nella maggior parte dei casi sono coinvolti soggetti esterni, e il principale target delle iniziative è il pubblico adulto.
“Le biblioteche, storicamente custodi della conoscenza, oggi assumono un ruolo ancor più centrale – ha affermato il presidente Iss Rocco Bellantone in apertura del convegno - diventano luoghi di incontro, partecipazione e benessere, capaci di incidere concretamente sulla qualità di vita delle persone. Grazie all’approccio delle Health Humanities, con attività di ricerca, formazione e comunicazione, è possibile integrare scienze, arti e discipline umanistiche per promuovere la salute”.


Sono 8.131 le biblioteche pubbliche e private censite dall’ISTAT nel 2022, ha ricordato Marco Mancini, Prorettore all'Autonomia organizzativa, innovazione amministrativa, programmazione delle risorse, Direttore del Dipartimento di Lettere culture moderne della Sapienza Università di Roma. ”Quasi sette comuni italiani su dieci (il 67,5%) posseggono almeno una biblioteca, purtroppo con squilibri territoriali importanti che tutti conosciamo – ha spiegato - . Se pensiamo alle nuove sfide sociali che caratterizzano il nostro tempo apparirà forse ancora più evidente in cosa si può sostanziare il ruolo delle biblioteche in termini di benessere collettivo La ricerca sulle biblioteche, anche nel nostro Dipartimento, negli ultimi anni non solo ha mostrato le ricadute in termini di qualità della vita individuale ma più in generale il loro potenziale in termini di salute collettiva. Le biblioteche sono senza dubbio il presidio culturale più facilmente accessibile nel nostro Paese anche grazie alla loro natura di spazi aperti al pubblico gratuitamente “a bassa soglia ".


“Questo evento – ha affermato Andrea Piccioli, direttore generale dell’Iss -  testimonia il valore delle sinergie tra due realtà del nostro Istituto – la Biblioteca e il Laboratorio di Health Humanities – che, con approcci diversi ma complementari, stanno contribuendo a costruire percorsi innovativi per affrontare le sfide della salute pubblica.
 L’evento è incluso nel calendario della prima edizione della Social Sustainability Week (www.socialsustainabilityweek.it), che ha luogo dal 2 all’8 dicembre 2024 a Roma.


Sala Stampa

Primo Piano

Ufficio Stampa