Immagine intestazione

UFFICIO STAMPA

Indietro Rosolia, perché non è più raccomandato lo screening in gravidanza

L’aggiornamento della linea guida Gravidanza fisiologica comprende tre raccomandazioni sulla rosolia, nella prima delle quali viene raccomandato di non offrire lo screening di questa infezione in gravidanza.

Questa raccomandazione è sostenuta:

  • da un tasso di copertura vaccinale nella popolazione generale (ottobre 2022) pari a 93,8% a 24 mesi di età (coorte di nascita 2020) e un tasso di copertura vaccinale a 18 anni (coorte di nascita 2003) del 93,3% per la prima dose e dell’89,0% per la seconda dose;
  • da una incidenza di sindrome da rosolia congenita inferiore <1/100.000 nati vivi nel 2013, con assenza assoluta di casi dal 2018;
  • dalla inclusione dell’Italia nel 2021 nella lista dell’Organizzazione mondiale della Sanità dei Paesi che hanno raggiunto l’eliminazione della trasmissione endemica del virus;
  • dalla presenza di un sistema di sorveglianza dell’infezione in grado di rilevare tempestivamente ogni eventuale variazione del quadro epidemiologico nazionale.

 
Poiché la vaccinazione rappresenta l’unica strategia efficace di prevenzione della rosolia, la linea guida Gravidanza fisiologica raccomanda inoltre di offrire la vaccinazione anti-rosolia dopo il parto a tutte le donne suscettibili - le donne cioè che non abbiano documentazione di avvenuta vaccinazione con due dosi di vaccino o di pregressa infezione - e di informarle sulla gratuità dei test per verificare la suscettibilità e della gratuità della vaccinazione in periodo preconcezionale.

Per saperne di più consulta il comunicato sulla pubblicazione delle linee guida.


Sala Stampa

News


Ufficio Stampa